GRECIA (5-4-1): Nikopolidis; Seitaridis, Kyrgiakos, Antzas, Dellas (25'st Amanatidis), Torosidis; Charisteas, Basinas, Katsouranis, Karagounis; Gekas (1'st Samaras). In panchina: Chalkias, Tzorvas, Patsatzoglu, Spiropoulos, Giannakopoulos, Vintra, Salpingidis, Goumas, Tziolis, Liberopoulos Allenatore: Rehhagel SVEZIA (4-3-1-2): Isaksson; Alexandersson (29\'st Stoor), Mellberg, Hansson, Nilsson; Wilhelmsson (33'st Rosenberg), Svensson, Ljungberg; Andersson; Larsson, Ibrahimovic (26'st Elmander). In panchina: Shaaban, Wiland, Linderoth, Majstrovic, Granqvist, Kallstrom, Larsson, Allback, Dorsin. Allenatore: Lagerback ARBITRO: Busacca (Svizzera)
RETI: 22'st Ibrahimovic; 27'st Hansson NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni, spettatori 30.200. Ammoniti: Charisteas, Seitaridis, Torosidis. Angoli: 5-5. Recupero: 1'; 3' COMMENTO: Debutto amarissimo per i campioni uscenti della Grecia che si fanno impallinare 2 volte dai più tecnici e gagliardi svedesi. Gli ellenici tentano da subito di addormentare la partita con una serie di fraseggi difensivi imbarazzanti, che io da oltre 14 anni che seguo il calcio, non avevo mai "ammirato". Ma questa tecnica si rivela controproducente nel 2° tempo: prima ci pensa Ibrahimovic a scuotere dal torpore un match anonimo in ogni reparto. Poi ci pensa un rimpallo birichino a definire il punteggio sul 2-0. Ovvio, non è stata la Svezia che ci attendevamo, una squadra apparsa col freno tirato. Ma anche i Campioni d'Europa in carica sono apparsi lontani da quelli che hanno fatto vivere il miracolo 4 anni fa. - articolo letto 270 volte