SPAGNA (4-4-2): Casillas; Sergio Ramos, Puyol, Marchena, Capdevila; Iniesta (14'st Cazorla), Senna, Xavi (14'st Fabregas), Silva; Villa, Torres (30'st Guiza). In panchina: Reina, Palop, Albiol, Navarro, Arbeloa, Juanito, Xabi Alonso, De la Red, Sergio Garcia. Allenatore: Aragones ITALIA (4-3-1-2): Buffon; Zambrotta, Panucci, Chiellini, Grosso; Aquilani (3'sts Del Piero), De Rossi, Ambrosini; Perrotta (12'st Camoranesi); Toni, Cassano (29'st Di Natale). In panchina: Amelia, De Sanctis, Gamberini, Materazzi, Borriello, Quagliarella.
Allenatore: Donadoni. ARBITRO: Fandel (Germania) NOTE: Serata calda, terreno in perfette condizioni. Spettatori: 51.178. Ammoniti: Iniesta, Ambrosini, Villa, Cazorla. Angoli: 8-3. Recupero: 1'pt e 3'st.
Sequenza rigori: Villa (gol), Grosso (gol), Cazorla (gol), De Rossi (parato), Senna (gol), Camoranesi (gol), Guiza (parato), Di Natale (parato), Fabregas (gol). COMMENTO: dopo la Grecia Campione in carica, lo spauracchio-bluff Olanda, il Portogallo e la Francia questo Europeo perde anzitempo pure i Campioni del Mondo. Italia e Spagna danno vita ad un match brutto, noiso, che si ravviva solo nel finale del 2° tempo. Gli azzurri pagano le scelte molto discutibili di Roberto Donadoni nonchè la precaria condizione di un reparto offensivo che avrebbe dovuto spingerli in alto. Invece sono precipitati dinnanzi ad una Spagna offuscata, che ha avuto nelle individualità di Silva e Torres gli unici acuti. Finalmente le Furie Rosse arrivano lontano (e potrebbe bon essere finita) in un grande Torneo. Adesso si profilano due semifinali inconsuete, con la magica Turchia che cercherà un altro miracolo contro i tedeschi e la Russia di Arshavin (nuovo fenomeno?) che confida nella freschezza atletica per ingoiare le Furie (mica tanto) di Aragones. Prospettare una finale fra turchi e russi non è una pazzia, ma è più lecito pronosticare Germania-Spagna, per una finale che comunque andrà a finire sarà inedita come 4 anni fa. - articolo letto 291 volte