Francesco TOTTI è stato squalificato per una giornata dopo l’espulsione di Livorno. Ma è davvero giustizia? Secondo quello che è scritto sul Codice di Giustizia Sportiva non è proprio così.
Il riferimento non è all’episodio di gara, nel gesto di reazione (come da referto arbitrale) di Totti, ma alla ben più grave situazione venutasi a creare nell’immediatezza della espulsione, quando cioè il Campione romano dà uno spintone al suo “amico” Scala. A questo punto leggiamo attentamente quello che è riportato nell’articolo 14, paragrafo 2bis linea b: “Ai calciatori responsabili delle infrazioni ….commesse in occasione o durante la gara, si applica come sanzione minima la squalifica per tre giornate o a tempo determinato in caso di condotta violenta nei confronti di calciatori o altre persone presenti”. L’evidenza dell’ingiustizia è quasi imbarazzante, a meno che non si voglia considerare quella spinta una pacca amichevole.
La mente va, facendo le dovute differenze tra i due vicende, all’incredibile episodio con Cantona protagonista, che nel 1995 durante un match infrasettimanale di Coppa tra il Manchester United e Crystal Palace, rifilò un calcione a “un’altra persona presente” dopo una espulsione. La sanzione della Federazione inglese fu di 8 mesi di squalifica e 120 ore di "servizio sociale". A questo punto la domanda è: Perchè questo episodio è passato del tutto inosservato dalla Giustizia Sportiva? - articolo letto 179 volte