4 millesimi di secondo non sono nulla, ma sono proprio loro che dividono la nostra Josefa Idem dalla medalgia d'oro nel K1 500! Partita lenta a via via recuperato la gara, posizioni e testa della gara sino ad arrivare appaiata al foto-finish con la giovane ucraina Inna Osypenko-Radomska. Josefa Idem va amedaglia per la quinta volta su 7 partecipazioni ad un'Olimpiade: dopo i bronzi a Los Angeles '84 ed Atlanta '96, l'oro a Sydney 2000, l'argento ad Atene 2004 ecco di nuovo l'argento a Pechino 2008. Un peccato perché come dice la stessa Josefa "Ho dato il massimo, non ricordo niente dalla gara, ero troppo concentrata. Però, mi dispiace per quei quattro millesimi che mi hanno negato l'oro. Abbiamo un membro nella federazione internazionale, che avrebbe potuto farsi avanti per chiedere se non era il caso di dare un ex aequo, ma sono cose che non sono successe e va bene così. I millesimi nell'atletica e nel nuoto non esistono, in questi casi si dà l'ex aequo: abbiamo un membro nella federazione internazionale, che avrebbe potuto farsi avanti per chiederlo". Nell'altra finale che vedeva protagonista l'azzurro Clemente Russo, che era il favorito nei pesi massimi di pugilato, non si è andati più in là della medaglia d'argento. L'italiano campione del mondo in carica è stato sconfitto dal russo Rakhim Chakhkiev 4-2. Unica consolazione il fatto che sarà il portabandiera azzurro alla chiusura dei Giochi. "Dedico questa medaglia ai cinesi che soffrono per i diritti umani nel loro Paese". - articolo letto 238 volte