Difficile dimenticare la sfida dello scorso anno in casa azzurra. Il 5-0 per il Napoli proiettò la compagine di Reja verso l'ottimo torneo passato.
Nonostante il modulo offensivo, il tecnico bianconero Marino terrà ben presenta la pesante sconfitta della scorsa stagione chiedendo ai suoi di non concedere troppi spazi tra i reparti. Il 4-3-3 dell'Udinese permette la sovrapposizione degli esterni (probabilmente Nef e Pasquale) sulle fasce laterali facilitando la superiorità numerica in attacco. D'Agostino è la mente della squadra da frenare, magari, con un buon pressing del dirimpettaio di turno (più Pazienza che Gargano). Isla invece, è il mediano di copertura che dovrebbe occuparsi, nel caso specifico, di Hamsik, mentre ad Inler vengono solitamente assegnati compiti di appoggio alla manovra offensiva, costringendo un mediano avversario(Blasi) a ricoprire in difesa. Tatticamente i reparti nevralgici delle squadre sono molto simili e i duelli personali suddetti, saranno fondamentali per l'esito del match. Il turnover di Reja sulle fasce, dovrebbe assicurare la giusta copertura in queste zone del campo evitando ripercussioni legate alla stanchezza dei titolari mentre qualche rischio di troppo si potrebbe correre in difesa per contrastare la velocità delle punte friulane. In fase propositiva, per gli azzurri peseranno inevitabilmente le assenze certe di Maggio, Lavezzi e quella probabile di Vitale. I partenopei potrebbero perdere tanto in termini di tecnica, velicità ed imprevedibilità e non è escluso l'utilizzo prematuro di Mannini su una delle corsie per garantire una maggiore spinta. In attacco Pià sarà affiancato da Denis o Zalayeta con il primo più veloce e il secondo più bravo a proteggere palla anche se una staffetta tra i due sarà inevitabile a causa delle condizioni atletiche dell'uruguaiano. Vedremo... - articolo letto 1390 volte