Grandissimo ed indimenticato pilota degli anni ’70 vincitore di 3 titoli piloti (1 volta 2°) e ben 5 Costruttori. In carriera ha ottenuto 25 successi e 24 pool. Insieme a piloti del calibro di Fangio, Moss, Clark, Stewart, Prost, Senna e Schumacher, può essere indubbiamente considerato un fuoriclasse della Formula 1. Il primo titolo lo conquistò alla guida della Ferrari. L’anno successivo un grave episodio segnerà per sempre la sua carriera. Lauda, infatti, sul circuito tedesco del Nurburgring (considerato all’epoca tra i più pericolosi) ebbe un gravissimo incidente che ne mise a repentaglio la sua stessa vita. Rimase intrappolato nell’auto in fiamme e riuscì a salvarsi soltanto grazie al coraggio dei colleghi Brett Lunger e Arturo Merzario. Lauda porta sinora i segni di quelle ustioni… Quel giorno Lauda non rischiò di morire soltanto per le ustioni ma altresì per aver inalato i velenosi fumi della benzina. Tuttavia dopo 40 giorni Niki ritorna in pista pronto a sfidare Hunt per l’iride. Hunt che aveva saputo approfittare dell’incidente di Lauda per portarsi al ridosso dello stesso in classifica. Seppur martoriato dalle ferite, alcune addirittura ancora sanguinanti, Niki giunse 4° in gara, raccogliendo punti importanti per la lotta per il titolo. Così si arriva all’ultima gara con ancora tutto da decidere per il titolo. Si corre il GP del Giappone sotto una pioggia battente, la stessa pioggia che aveva fatto sbandare Lauda quel famoso giorno provacondogli quel brutto incidente. Forse colto da un attacco di panico Lauda dopo appena 2 giri decise di ritirarsi regalando di fatto il titolo al suo avversario. Lauda comunque si rifà l’anno precedente vincendo a redini basse il 2° Mondiale sempre a bordo della Rossa di Maranello. I rapporti con la Ferrari erano però ormai inclinati e così Lauda decise di cambiare scuderia passando alla Brabham. Alla conclusione della stagione 1979 Lauda decise di ritirarsi dalla F1 salvo però ritornare sui suoi passi tre anni dopo. Nel 1984 vincerà su McLaren il 3° ed ultimo titolo, entrando nella leggenda dello sport, visto che in pochi sono riusciti a vincere dopo essersi ritirati dall’attività. L’anno dopo si congederà definitivamente dal circo della formula uno. È ricordato come un driver poco spettacolare e per questo chiamato il ragioniere, visto che il suo unico scopo era vincere il titolo senza concedere show inutili. - articolo letto 347 volte