Contro l'Atalanta si può parlare di vero e proprio KO tecnico; Del Neri, maturato il vantaggio, fa pesare la maggior esperienza in serie A e blocca completamente il gioco rossazzurro , fino ad allora propositivo, o comunque all'altezza di quanto mostrato dagli avversari. Zenga non riesce a reagire, a cambiar pelle al suo Catania per adattarlo alle mutate condizioni di gioco, ne vien fuori una gara da quel momento in poi anonima, pesantemente al di sotto delle aspettative, di gioco ancor più che di risultato.
L'Atalanta si fa forte d'una organizzazione granitica, fatta di movimenti coordinati al millimetro e scambi sempre efficaci, più sul lungo che ne breve; così anche quando il Catania è in possesso palla, l'azione etnea non può che svilupparsi lungo le direttrici imposte dai bergamaschi, sempre molto alti in difesa e corti tra i reparti, che puntualmente fanno scattare la trappola del fuorigioco e ripartono in contropiede.
Zenga commette l'errore, in buonafede, di fidarsi dei segni di miglioramento fatti registrati da alcuni giocatori nelle ultime due partite, e vien così meno al “giuramento” del turnover che sarebbe servito probabilmente proprio a quegli “alcuni” per tirare il fiato dopo 180' ad alta tensione ed a ritmi vertiginosi.
Obbligato l'utilizzo di Capuano a sinistra, che ha più gamba e fase difensiva di Llama ma ha anche giocato, in una settimana, più partite di quante non ne abbia giocato in 6 mesi a Palermo, così per fare un esempio. Lo stesso dicasi per Silvestre , adattato a destra, col conseguente obbligo di schierare Terlizzi al centro della difesa, e se le parole di Zenga del dopo Bologna (“da oggi in poi gioca chi è più concentrato” ) non sono passate di moda, il centrale romano ha da attendersi o una sonora strigliata o un turno in panca, ipotesi meno probabile in ragione del prossimo “cliente” che si dovrà affrontare. Sceso di tono anche Baiocco , e con lui Mascara , tutti giocatori che non hanno riposato nemmeno un minuto, il ritorno di Biagianti non ha inciso come quello di Carboni , parso subito lo stesso guerriero di sempre, forse per i troppi allenamenti persi causa la botta di Genova.
Crollo verticale per Martinez , sceso in campo privo della lucidità necessaria ad affrontare una gara così tattica e ben presto irretito dalle trame difensive bergamasche, fa tanto la stanchezza, alla quale subentra la frustrazione; Zenga, memore della partita contro il Genoa, non lo sostituisce, aspettandosi la rete che però non arriva, e quando ad arrivare è la sostituzione è già troppo tardi. La bella prestazione offerta da Izco fa solo assaporare quel che sarebbe potuto essere della partita con un tempestivo innesto dell'argentino, magari non al posto di Carboni, ma proprio dell'uruguayano. Lecito provare a recuperare “Uru”, ma bisognerà chiedersi anche se l'investimento,attuale, potrà rendere un guadagnano positivo nel futuro. Bisognerà poi definire la situazione Ledesma, vagliare se il giocatore è da ritenersi Ko o recuperabile, quindi agire opportunamente, già manca il vice Mascara ..
Di attualmente analizzabile, senza se, c'è la pericolosità mostrata dal Catania in trasferta, sempre sul 20% , una media bassissima che trova legittimazione nelle pochissime reti messe a segno lontano dal Massimino, mentre opposto è il bilancio reti subite, una sequela infinita che ci riporta ad Atalanta-Catania del Marzo 2008, terminata 0-0, da quel momento in poi almeno una rete, il Catania l'ha sempre subita. Pochissimi i tiri provati, e quando c'è il coraggio manca la precisione; per l'Atalanta ha risolto un centrocampista , da lontano, è quel che dovrebbe provare a fare anche il Catania.
Stovini è ancora una volta il giocatore più risolutivo in zona difensiva, con 37 palloni recuperati, Mascara mette ordine, dettando tempi e passaggi, ma come detto, non riesce a dare quella dinamicità garantita contro Genoa ed Inter, ed è anche comprensibile. Quel che non si riesce a comprendere è come le tante ore spese in allenamento , a provare schemi su calci piazzati, in campo si rivelino totalmente infruttuose, con non un pallone uno che giunga dove dovrebbe giungere, che lo calci Mascara, o Baiocco, o Biagianti o Paolucci, che sia corner o punizione. Atalanta - Statistiche - Catania
52
Possesso Palla (%)
48
1
Gol
0
555
Palle Giocate
536
50,85
Supremazia Territoriale (%)
49,15
68,5
Protezione Area (%)
47,1
52,9
Attacco alla Porta (%)
31,5
52,2
Pericolosità (%)
23,6
7
Tiri In Porta
4
9
Tiri Fuori
2
3
Tiri Respinti
0
0
Pali e Traverse
0
8
Fuorigioco
15
5
Corner
5
21
Cross
19
13
Dribbling
9
390
Passaggi
373
73,5
Passaggi Positivi (%)
68,6
58,6
Passaggi Lunghi (%)
57,8
51
Contrasti Vinti
63
44,7
Contrasti Vinti (%)
55,2
15
Falli Subiti
16
1
Ammoniti
3
0
Esplusi
0 - articolo letto 1402 volte