A Torino per cercare riscatto contro una Juve che non ha alcuna intenzione di sottovalutare la Coppa Italia. Reja non cambierà il 3-5-2 che in trasferta diventa un 5-3-2. Gli esterni, probabilmente Aronica e Montervino, potrebbero abbassarsi ancor di più sulla linea dei difensori contro il 4-4-2 di Ranieri. Difficile pensare che Montervino e l’ex reggino costringano De Ceglie e Marchionni a stare dietro, e non il contrario, anche perchè nel 4-4-2, i due bianconeri avranno le spalle coperte da due difensori. A centrocampo, Hamsik potrebbe finalmente essere utile anche in fase di contenimento e mostrare di essere un centrocampista completo contro una sua pretendente. In caso contrario, tutto il peso della mediana sarà sostenuto da Pazienza e uno tra Gargano e Blasi con naturale abbassamento della linea di centrocampo verso la difesa e conseguente arroccamento difensivo. In fase attiva di gioco, tutto dipenderà dall’estro di Lavezzi che potrebbe trovare il sostegno fisico di Zalayeta. L’uruguaiano avrà il compito di far salire il baricentro del Napoli con il consueto movimento verso il centrocampo, ma le sue sponde resteranno inutili se non seguiranno inserimenti rapidi verso la retroguardia juventina. L’attaccante di colore non è bravo a farsi trovare pronto in area sui capovolgimenti di fronte nonostante sia molto efficace nell'atipico ruolo di "boa" e in tal senso, si spera negli inserimenti di Hamsik e Montervino per chiudere le manovre con conclusioni pericolose. Gara dura dal punto di vista tattico e l’inserimento di Bogliacino, qualora Hamsik confermi le sue prestazioni poco “sostanziose”, potrebbe evitare al Napoli di soffrire di meno in difesa proprio com’è accaduto a Firenze, dove i viola hanno fatto davvero poco per impensierire gli azzurri. Vedremo… - articolo letto 1438 volte