Di fronte ad una crisi da scacciare l’avversario di turno è abbastanza impegnativo. Il Genoa di Gasperini è una squadra che si esprime molto bene soprattutto in casa, ma negli ultimi tempi ha trovato una quadratura tattica anche in trasferta. Nel 3-4-3, modulo adottato dai liguri, sono fondamentali le prestazioni degli esterni sia del tridente d’attacco che di centrocampo. I liguri amano impostare il gioco partendo dalla retroguardia affidandosi ai fluidificanti di centrocampo che si abbassano verso la difesa o, in alternativa, al regista. Sulle corsie laterali sono importanti i raddoppi per avere sempre la superiorità numerica. In tal senso, gli esterni devono aiutarsi l’uno con l’altro sia nella fase difensiva che di possesso per assicurare, così, la funzionalità del 3-4-3. Per bloccare l’azione propositiva dei liguri, il Napoli dovrà evitare di andare in inferiorità numerica sulle corsie e andare in pressing sul regista che rappresenta l’alternativa per i difensori genoani in fase d’impostazione del gioco. Gargano dovrebbe andare in pressing sul regista avversario, mentre Maggio e Datolo (o Vitale) dovranno tenere alti gli esterni Criscito e Rossi (o Mesto) per bloccare il gioco di Gasperini alla fonte. Per quanto riguarda gli esterni d’attacco, nel momento in cui si muovono verso i fluidificanti per trovarsi in superiorità numerica sulle fasce, la difesa deve inevitabilmente salire per evitare l’inferiorità a Maggio e Datolo (o Vitale). La scelta di Datolo sulla corsia sinistra azzurra potrebbe essere decisiva per l'incontro. Il giocatore dovrebbe adattarsi in un ruolo non suo e contro un avversario che punta tanto sulle sovrapposizioni degli esterni. Il Napoli è in uno stato psicologico particolare e Gasperini cercherà probabilmente di approfittare della situazione chiedendo ai suoi di pressare gli azzurri a partire dalla retroguardia, come hanno già fatto Udinese e Bologna scese ultimamente al San Paolo. Vedremo… - articolo letto 1463 volte