Storia dei Mondiali di Calcio: Il tris della Germania
Dopo 56 anni il Mondiale torna a disputarsi in Italia. Le notti magiche azzurre iniziano con una vittoria rifilata all’Austria, 1-0 gol di Schillaci, un outsider. L’Argentina di Maradona invece inizia nel peggiore dei modi perdendo col Camerun, 1-0. Gli azzurri s’imporrano anche contro USA (1-0, Giannini) e Cecoslovacchia (2-0, reti di Schillaci e Roberto Baggio). Dopo un’inizio stentato gli argentini si rifanno sbarazzandosi dell’URSS e pareggiando coi rumeni. Agli ottavi i nostri battono l’Uruguay 2-0 con reti di Schillaci e Serena mentre l’Argentina fa fuori il Brasile 1-0. Ai quarti di finale matiamo l’Eire, ancora con rete provvidenziale di Schillaci. L’Argentina dal canto suo ha la meglio sulla Jugoslavia soltanto ai rigori. E sarà proprio ai rigori che in Semifinale gli stessi argentini ci rovinano la festa. I tempi regolamentari si erano conclusi 1-1 con rete azzurra di Schillaci. Poi dagli 11 metri sarà proprio Maradona ad eliminarci. Maradona che comunque il quel Mondiale non siglò manco un gol. A noi non resterà che consolarci con la finalina, poi vinta, contro l’Inghilterra (reti di Schillaci e Baggio) che ci varrà il 3° posto, uscendo imbattuti dalla kermesse. In Finale l’Argentina incrocerà il destino della solita Germania che aveva fatto fuori ai rigori l’Inghilterra. La delusione per la mancata finale condizionò le preferenze del pubblico italiano presente allo Stadio Olimpico, che fischiò l'esecuzione dell'inno nazionale argentino. Alla provocazione, Maradona reagisce con un labiale eloquente :"Hijos de puta! Hijos de puta!", ovvero "figli di puttana" In una partita non esaltante, con Carlos Bilardo che aveva come obiettivo l'arrivo ai rigori, l’arbitro concesse un dubbio penalty decisivo a sei minuti dalla fine, dopo un intervento di Sensini su Völler. Dal dischetto non sbagliò il mancino Brehme, che però calciò di destro. Il Mondiale italiano terminò, dunque, con la Germania, da poco unificata, in trionfo per la terza volta, mentre a Maradona (in lacrime al fischio finale) non riuscì il difficilissimo bis sognato per quattro anni. Per l'ultima volta i giocatori di una Coppa del Mondo ebbero soltanto un numero stampato sul retro delle magliette. Essi avrebbero infatti avuto anche il nome sulla schiena, scritto sopra il numero, e anche il proprio numero riscritto in piccolo sul davanti a partire dal 1994. Germania: B.Illgner; A.Brehme, Khoeler, Augenthaler, G.Buchwald, T.Berthold, K.H.Riedle, P.M.Littbarski, T.Haessler, L.Matthäus Khoeler, J.Klinsmann
Allenatore: Beckenbauer Argentina: Goycoechea; Lorenzo, Serrizuela, Sensini, Ruggeri, Simón, Basualdo, Burruchaga, Maradona; Troglio, Dezotti
Allenatore: Bilardo
Stadio Olimpico, Roma
Reti: 84' A. Brehme rig. (GER)
Arbitro: Edgardo Codesal Méndez (Messico)
Spettatori: 74.000
Classifica marcatori:
6 Schillaci (1 rig.) (Italia)
5 Skuhravy (Cecoslovacchia)
4 Lineker (2 rig.) (Inghilterra),
Milla (Camerun),
Matthäus (Germania) e
Michel (1 rig.) (Spagna)
3 Klinsmann e Völler (Germania),
Platt (Inghilterra)
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