Storia dei Mondiali di Calcio: e il Brasile calò il poker
Nel 1994 i Mondiali si tennero negli USA. A causa del fuso orario, per permettere agli europei di assistere alle partite si gioca fra la mattina e il primo pomeriggio, penalizzando la forma fisica dei calciatori a causa degli alti valori di temperatura e umidità. Nel girone A si assiste al de profundis della Colombia, battuta anche dagli americani. Escobar fu autore di una sfortunata autorete. Proprio Escobar, "colpevole" in qualche modo dell'eliminazione della sua Nazionale, sarà atteso da un tragico destino al ritorno in patria: i narcotrafficanti del cartello di Medellin lo freddano il 2 luglio, all'uscita da un ristorante dove ha appena cenato con la moglie, con dodici colpi di mitraglietta, per le grandi perdite nel Totonero subite a causa di quell'autorete. Intanto Maradona viene trovato positivo al controllo antidoping: la sua parabola leggendaria è ormai sul viale del tramonto, a causa della sua tossicodipendenza e della vita sregolata che il pibe de oro conduceva da anni. Gli azzurri partono malissimo, inciampando a sorpresa contro l’Eire, un team modesto. Poi ci rifaremo sconfiggendo la Norvegia e pareggiando coi messicani. Agli ottavi di finale Baggio si appropria del proscenio e con una doppietta (il 1° gol arriva in extremis) affossa dts i nigeriani. Nei quarti sempre per 2-1 superiamo gli iberici con reti di Roberto e Dino Baggio. In Semifinale, col medesimo punteggio avremo ragione dei bulgari, doppietta del solito “codino”. Il team di Sacchi arriva così in finale dove dovrà vedersela col Brasile di Romario che negli scontri diretti ha superato nell’ordine USA, Olanda e Svezia. Il caldo asfissiante del Rose Bowl di Los Angeles rende le squadre fiacche e stremate; al 75' Pagliuca non controlla un tiraccio di Mauro Silva, la palla sfugge dalle mani del portiere e va a stamparsi sul palo alla sua destra. Il bacio del portierone al montante è ormai storia della televisione e dello sport. Si va dunque ai rigori: è la prima volta nella storia dei Mondiali di Calcio che una finale si conclude a reti inviolate, e per la prima volta il titolo viene assegnato dai tiri dagli 11 metri. I nostri, dopo una battaglia stoica, si arrendono proprio dal dischetto, pagando cari gli errori di Massaro, Baresi e di R.Baggio che in quella giornata era in cattive condizioni fisiche, uscito malconcio dal match contro i bulgari. Romario & company possono alzare la Coppa al cielo: i verdeoro staccano l’Italia e la Germania nella speciale classifica dei team plurivittoriosi, pervenendo al poker. Brasile: Taffarel; Jorginho, Aldair, M. Santos, Branco, Mazinho, Dunga, M. Silva, Zinho; Romario, Bebeto
Allenatore: Parreira Italia: Pagliuca; Mussi, Maldini, Baresi, Benarrivo, Berti, Albertini, D. Baggio, Donadoni; R. Baggio, Massaro
Allenatore: Sacchi
Arbitro: Puhl (Ungheria)
Reti su rigore: Romario, Branco, Dunga (BRA) Albertini, Evani (ITA)
Luogo: Rose Bowl, Los Angeles
Spettatori: 94.000
Classifica marcatori:
6 Stoichkov (3 rig.) (Bulgaria) e
Salenko (1 rig.) (Russia)
5 Andersson (Svezia),
R. Baggio (1 rig.) (Italia),
Klinsmann (Germania) e
Romario (Brasile)
4 Batistuta (2 rig.) (Argentina),
Dahlin (Svezia) e
Raducioiu (Romania)
3 Bebeto (Brasile),
Bergkamp (Olanda),
Hagi (Romania) e
Brolin (1 rig.) (Svezia)
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