Storia del Tour de France: dalla doppietta consecutiva di Bretone al primo exploit di Thys
1908 LA PRIMA DOPPIETTA CONSECUTIVA - Petit Breton -vincitore di 5 tappe- si aggiudica nuovamente il Tour, entrando nella storia come il
primo a riuscire in un bis consecutivo. Breton riesce a prevalere sul lussemburghese Faber, che presto
entrerà nella mitologia dello sport. Un altro protagonista fantastico sarà Passerieu, scalatore doc.
Intanto il Tour comincia ad aprirsi sempre più alla concorrenza straniera. 1909 L’EDIZIONE PIU’ DURA - L’edizione del ‘9 sarà appannaggio di Francois Faber (Lussemburgo), primo straniero ad imporsi nella corsa francese. Faber vincerà 5 tappe consecutive (record tuttora imbattuto ) su un totale di 6 affermazioni, di quello che sarà ricordato come il Giro di Francia più duro della storia, in primis a causa (o per merito..) delle condizioni atmosferiche davvero proibitive: malgrado fossimo a luglio
la pioggia e la neve la fecero da padrone. Da segnalare l’impresa epica del
francese Alavoine che vinse l’ultima tappa percorrendo gli ultimi 10 km a
piedi con la bici (inutilizzabile a seguito di un incidente) in spalla. Faber era
un atleta di dimensioni impressionanti, specie per l’epoca: era alto 2,02
metri e pesava 100 kg. Faber vincerà in seguito diverse tappe durissime al
Tour, senza riuscire però a ripetere la vittoria finale. Si aggiudicherà altresì
delle classiche monumentali come la Roubaix ed il Lombardia. Il destino
però gli riservò un trattamento infame: dopo aver chiuso la carriera nel
1914, decise di arruolarsi come volontario nella Prima Guerra Mondiale,
ma cadde il 9 maggio 1915: aveva 28 anni. 1910 FABER-LAPIZE: CHE DUELLO!!! - In questa edizione per la prima volta vengono affrontati i Pirenei. Il favorito è
il campione uscente Faber, ma a quei tempi non poteva esserci nulla di
scontato o comunque preventivabile seriamente, visto che si correva in
condizioni che oggi definiremmo assurde e spaventose. La discriminante
fondamentale spesso non era la bravura dei corridori ma il fato che poteva
cambiare in ogni momento le sorti di una corsa, magari per una semplice
foratura od una maglietta strappata. Faber parte spedito e dà subito
l’impressione di poter concedere il bis. Tuttavia dovrà successivamente fare i
conti con un agguerrito Octave Lapize. Dopo le solite peripezie di rito, ed un
duello fantastico con Faber, il Tour verrà vinto proprio da Lapize. Alle sue
spalle Faber e Garrigou, unico ciclista capace di scalare il celeberrimo
Tourmalet senza fermarsi. Si registra la 1^ vittoria azzurra: la ottiene Ernesto
Azzini a Parìs. Azzini morirà a soli 38 anni di tisi. Lapize, in polemica contro
gli organizzatori per le asperità previste dalla Boucle, nel 1914, con lo scoppio
della prima guerra mondiale, decise di arruolarsi come volontario e partì per il
fronte. Perse la vita durante un conflitto aereo il 14 luglio 1917 all'età di 29
anni. Fra le sue vittorie rimembriamo senz’altro 3 Roubaix consecutive.
1911 GARRIGOU VINCE IL TOUR DEI SOSPETTI - Il Tour del 1911 vedrà dei ritiri illustri (Faber, Lapize, Petit Breton..) per
varie cause che vanno dalle cadute (immancabili) allo sfinimento psico-fisico.
Duboc (4 tappe) sarà addirittura vittima di avvelenamento, e così giungerà
soltanto 2° dietro al nuovo vincitore Gustave Garrigou, primo indiziato
dell’avvelenamento del suo antagonista.
1912 CHE BARBA, CHE NOIA... - Rispetto alle precedenti edizioni codesto Tour risulterà noioso e scontato sin dal principio. La corsa
sarà vinta dal belga Odiel Defraye. La formula della graduatoria a punti ancora presente in questo
Tour venne criticata da più parti e l'organizzatore Henri Desgrange annunciò quindi grosse novità
per l'anno seguente. L’Italia si aggiudica 2 tappe, entrambe con V. Borgarello, che è stato il primo
italico leader della classifica provvisoria (1 solo giorno). 1913 PRIMO EXPLOIT DI THYS - Il Tour quest’anno presenta una novità: la classifica generale torna ad essere decisa in
base al tempo, per un cambiamento che rimarrà definitivo. La corsa, caratterizzata da
tantissimi ritiri, sarà dominata dal belga Philippe Thys, anche se si vedrà spianata la
strada dalla caduta cui incorre Petit Breton alla penultima tappa. Il belga Buysse, 3° in
classifica generale, fu il ...“Re di giornata” con 6 tappe all’attivo. Lapize abbandona il
Tour perché reputa i guadagni insufficienti. L’italiano Micheletto vincerà la 1^ tappa. - articolo letto 351 volte