Biografie Ciclisti da Leggenda: Fausto Coppi (ITA)
Sinora ci si accapiglia al fine di decretare
nell’alveolo del nostro immaginario chi sia
stato il più grande ciclista italiano (e forse di
sempre) di ogni era: Gino Bartali o Fausto
Coppi? In attesa che si possa trovare la
soluzione a codesta sorta di enigma
coinvolgente i tifosi e gli esperti di sport
vediamo di conoscerne le gesta,
cominciando dal Campionissimo. Coppi
era un corridore degli anni ’40,
estremamente duttile, in grado di eccellere
come nessuno in ogni specialità, sia a
cronometro sia in montagna, esprimendosi
ad alti livelli persino in pianura,
travestendosi da velocista. Riusciva a
vincere le gare di un giorno come la Sanremo e le grandi corse a tappe, dal Giro
d’Italia al Tour de France. Purtroppo la sua luminescente carriera è stata costellata
d’infortuni e varie vicissitudini che ne hanno reso la vita di ciclista davvero
impervia. Per non parlare della Guerra 1939-1945 (mandato in Africa con la
fanteria è fatto prigioniero dagli inglesi) che gli precluse tanta gloria.
Ciononostante Coppi ha ottenuto in carriera una serie sterminata di vittorie (122),
realizzando diverse imprese epiche (impossibili da ricordarle tutte) che sono
rimaste impresse nella leggenda dello sport. In primis rimembriamo comunque 5
Giri d’Italia (22 tappe e 31 mr), 2 Tour de France (su 3 partecipazioni; 9 tappe e 19
mg), 1 Mondiale in linea, 1 Freccia Vallone, 3 Sanremo, 1 Roubaix, 5 Lombardia e 4
titoli italiani. Dal fisico apparentemente poco atletico, era dotato di una notevole
agilità muscolare e di un sistema cardiorespiratorio fuori dal comune (capacità
polmonare di 6,5 litri e 44 pulsazioni cardiache/minuto a riposo), qualità che
n’esaltavano la resistenza sotto sforzo. Leggendaria la sua rivalità proprio con Gino
Bartali, che divise l'Italia nell'immediato dopoguerra (anche per le presunte diverse
posizioni politiche dei due). Coppi morì nel ’60 a soli 40 anni di malaria
(stranamente non diagnosticata dai medici) contratta nell’Alto Volta durante una
gara. La sua dipartita lasciò un paese sotto shock. Coppi fu al centro anche delle
cronache scandalistiche del tempo, per la relazione extraconiugale avuta con
Giulia Occhini, moglie del dottor Locatelli. Tra Fausto e Giulia Occhini iniziò una
storia d'amore, resa pubblica nel giugno del '53. Essendo entrambi già sposati, la
relazione suscitò all'epoca grande scandalo e fu fortemente biasimata da una
parte dell'opinione pubblica; persino il Papa Pio XII giunse a condannarla
apertamente. La vicenda culminò in un processo e Coppi sarà condannato a 2
mesi di carcere pena sospesa. Dai più Coppi è ritenuto l’emblema del ciclismo,
eguagliato (o forse superato) solo da Bartali. Un corridore cui nulla era precluso. - articolo letto 433 volte