Storia della Juventus: la juventus operaia ma vincente
Una Juventus operaia ma vincente
I bianconeri si rifanno il look. Vanno via Charles, Sivori e compagnia bella. È una Juventus operaia senza stelle di grido. L’epilogo del torneo 1966-’67 presenterà una enorme analogia col torneo 2001-2002 anch’esso terminato col sorpasso della Juve sull’Inter all’ultima giornata. Ultima giornata che vide la compagine bianconera primeggiare sulla Lazio per 2-1 e l’Inter -già sconfitta in finale di Champions- cadere clamorosamente a Mantova. Era l'incredibile capolinea della Grande Inter. Per la Juve di Del Sol è invece il 13° Scudetto. Nella Coppa dei Campioni della stagione successiva, la Juve, rafforzata con il tedesco Helmut Haller, arrivò ai semifinali del torneo, ma le prenderà dal Benfica di Eusebio (0-2 a Lisbona e 0-1 a Torino). Nella stagione 1969-70 debuttò in prima squadra un giovane Giuseppe Furino, che giocò fino al 1983-84, vincendo otto scudetti con la Juventus e risultando, ancora oggi assieme a Giovanni Ferrari, il calciatore italiano che ha vinto più tricolori. Nella stagione 71-72 arriva il 14° Titolo di Campione d’Italia per la Juventus, ormai vera regina della Penisola sportiva. I bianconeri la spuntarono con difficoltà su Torino e Milan, superate di appena un punto. Era la JUVENTUS di Inastasi e Bettega. Nel 1973 sarà ancora Juve, ancora uno Scudetto vinto al cardiopalma con un sorpasso attuato in extremis. Ad un turno dalla fine, infatti la classifica recitava: Milan 44 punti, Lazio e Juventus 43. Nell’ultimo turno i bianconeri liquidano la Roma nella fossa dei lupi: 2-1 con gol di Altafini e – quando si profilava uno spareggio a 3- Cuccureddu a 3 minuti dall’epilogo del campionato. Poco dopo la Lazio cedeva di misura a Napoli e grazie al concomitante 5-3 rimediato dai rossoneri (freschi vincitori della Coppa Coppe) lo scudetto prendeva incredibilmente la via di Torino, per un finale thrilling come non se ne vedranno più. Nella stessa stagione i bianconeri, raggiunsero per la prima volta nella loro storia la finale di Coppa dei Campioni, ma persero a Belgrado contro l’Ajax per 1-0, con gol al 4' di Johnny Rep. Il 28 novembre di quell'anno, la Juventus (che prese il posto del rinunciatario Ajax) perse a Roma anche la Coppa Intercontinentale contro l'Independiente: 0-1 contro i "diavoli rossi" di Avellaneda, con rigore fallito da Cuccureddu quando la gara era ancora sullo 0-0. Nel ’75 Lo scudetto riprende la via di Torino e viene vinto dalla Juventus (che nel frattempo negli ultimi anni ha aggiunto in squadra gente come Altafini e Paolo Rossi) con relativa scioltezza sul Napoli che risulterà distanziato di 2 punti. - articolo letto 1307 volte