Storia della Juventus: con Platini la Juventus conquista l’Europa ed il Mondo
Nel 1982 era arrivato alla corta della Signora Platini, uno dei più geniali attaccanti che il calcio abbia mai vantato. Dopo un inizio scoraggiante Platini trascinerà la zebra alla conquista di trofei su trofei, in Italia e in Europa. Nella stagione 1983-84 la Juve conquisterà da una parte lo scudetto e dall'altra la Coppa delle Coppe, battendo in finale il 16 maggio 1984 a Basilea il Porto per 2-1 con reti di Vignola e Boniek. Questa la storica formazione vincente: Tacconi; Gentile, Brio, Scirea, Cabrini; Tardelli, Bonini, Vignola (Caricola), Platini; Rossi, Boniek. Il 16 gennaio 1985 i bianconeri vinsero la Supercoppa Europea a Torino, battendo in una grande partita il Liverpool per 2-0 con doppietta di Zibì Boniek (soprannominato da Giovanni Agnelli Il bello di Notte, proprio perché si esprimeva al meglio nelle partite in notturna di coppa); la gara di ritorno non venne disputata in quanto il Liverpool non fu in grado di trovare una data utile per giocare. Nel 1985 per i bianconeri arriverà (era ora) la 1^ Coppa dei Campioni, colmando così una lacuna non indifferente nel palmares. Gli uomini di Platini s’imposero 1-0 sul Liverpool con gol proprio del francese su rigore. Ecco la formazione storica Tacconi; Favero, Cabrini, Brio, Scirea; Bonini, Platini, Tardelli; Briaschi (Prandelli), Rossi (Vignola), Boniek. Purtroppo quella finale fu macchiata da una tragedia che è diventata l’emblema del calcio violento. Ecco cosa riporta la cronaca del tempo della strage dell'Heysel: "Circa un'ora prima dell'inizio della partita improvvisamente un gruppo di sostenitori del Liverpool scavalca la rete che divide il loro settore da quello limitrofo per aggredire un gruppo di tifosi della Juventus, sembra per reagire a qualche provocazione verbale. Questo suscita il panico degli altri sostenitori juventini che occupavano il settore Z dello stadio e che cominciarono ad arretrare. La calca che ne seguì fu drammatica e, complice anche il crollo del muro che delimitava il settore, ben 39 persone persero la vita, 32 delle quali italiane. Molti tifosi vennero soccorsi sul campo, mentre altri corpi senza vita vennero sistemati a bordo campo. Le due squadre erano negli spogliatoi senza sapere cosa fosse esattamente successo e se la partita si potesse disputare o meno. Alla fine l'UEFA e le autorità locale imposero di giocare". Dopo pochi mesi la zebra salirà sul tetto del Mondo, aggiudicandosi ai rigori la Coppa Intercontinentale sull’Argentinos Jrs. I tempi regolamentari si erano conclusi 2-2 con gol di Platini rigore e Laudrup che aveva pareggiato sul finire di gara. Ecco la formazione leggendaria: Tacconi - Favero, Cabrini, Bonini, Brio, Scirea (64' Pioli), Mauro (78' Briaschi), Manfredonia, Serena, Platini, Laudrup. La Juventus è ormai considerata una nuova potenza calcistica europea. Nel 1986 la Juventus vincerà lo Scudetto senza tanti patemi. - articolo letto 2775 volte