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2009-05-14

Roberto Mancini: "Dal successo dell'85 dieci anni d'oro"


Roberto Mancini è sicuramente l'ex di lusso di entrambe le squadre, e soprattutto nel cuore dei tifosi blucerchiati la sua presenza è quanto mai profonda nonostante ne sia passato di tempo. Ma per il tifo doriano sembra sempre il meno possibile. E ora che Mancini vive il calcio, almeno in questo periodo, al di fuori può permettersi di vivere questa finale di Coppa Italia con uno spirito libero, ricordando per mezzo de La Stampa quelle Coppe che con la maglia della Samp ha vinto per diversi anni.
"Seguirò la finale con curiosità. E, dopo molto tempo, senza la tensione di quando sei in panchina. La finale tra Samp e Lazio appare atipica, forse si era più preparati alla finale tra Juve e Inter ma chi è arrivato in fondo lo ha fatto con merito ed è giusto che sia lì. Il problema vero è che la Coppa Italia da noi è considerata pochissimo: prima delle semifinali non importa a nessuno,
Probabilmente se il vincere la Coppa Italia portasse alla Champions League, tutti la giocherebbero con un impegno diverso tuttavia mi sembra una strada impraticabile: aumenterebbe le tensioni in campionato. Proporrei invece di dare più peso alla Coppa Uefa. Ad esempio chi la vince potrebbe andare a Tokyo per la Coppa Intercontinentale, insieme alla vincente in Champions League. In questo modo chi conquista la Coppa Italia può sognare di diventare campione del mondo. Con la Samp vinsi il mio primo trofeo. Era l’85, battemmo il Milan sia a San Siro sia a Genova. Segnai su rigore. Per me era stato un anno difficile, con Bersellini in panchina e la concorrenza di Francis: il successo mi ripagò e lo metto sempre tra i ricordi più cari. Prima di allora la Samp non aveva vinto niente. Quell'anno il Verona poi vinse lo Scudetto. Erano comunque altri tempi in un calcio diverso. Irripetibile, penso. Da lì cominciarono i dieci anni d’oro della Samp.
Per quanto riguarda le due squadre, le carte migliori sono quei due in attacco e saranno decisivi. Come prevedo lo sarà l’attacco della Lazio. Non sono squadre che si esprimono ad altissimo livello in tutti i reparti, come può succedere alle “grandi”: il centrocampo della Lazio ha più tecnica e lo preferisco al dinamismo di quello della Samp, ma in attacco ci sono i campioni da una parte e dall’altra. La soluzione più probabile è lì".
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