Altro che terzino: Davide Santon si scopre un esempio di duttilità tattica
Un nuovo futuro tattico per Davide Santon? I 15 minuti in Nazionale nel ruolo di esterno alto propongono l’enfant prodige nerazzurro in una posizione che nessuno si sarebbe immaginato, ma che in realtà per lui non rappresenta una novità. Nonostante abbia ancora 19 anni, Santon ha ‘subito’ numerosi spostamenti tattici, che gli hanno consentito di apprendere e metabolizzare posizioni nuove e maturare un eclettismo a dir poco utile per i suoi allenatori. Nell’Inter ha esordito da terzino sinistro, ruolo in cui esploso pur avendo giocato fino a poco prima da terzino destro. Nel suo passato, però, ci sono altre posizioni in mezzo al campo, compresa quella in cui lo ha schierato Lippi a Tbilisi, vale a dire esterno alto: “Quando giocavo in quel ruolo ho anche segnato 12 gol, e a volte ho persino fatto il centravanti – spiega l’azzurro -. Penso che grazie alla mia duttilità avrò più possibilità di giocare. Posso fare bene anche non da terzino”. Un vantaggio, indubbiamente, per Josè Mourinho ma anche per Marcello Lippi in chiave Nazionale. Il ct ha spiegato la sua decisione di posizionare Santon in una posizione più avanzata: “Contro la Georia non l’avevo certo programmato, era un cambio che mi serviva in quel modo e in panchina c'era lui. Però è certo che lui possa giocare in quattro ruoli, compresi i due alti”.
Si aprono dunque nuovi scenari intorno a Davide Santon, non semplicemente un terzino sinistro che dovrà alternarsi in quel ruolo con Chivu, ma all’occorrenza anche ala più alta, nel caso in cui Mourinho dovesse giocare con un 4-4-2 classico. E, perché no, centrocampista interno, come sembrava potesse scendere in campo durante il derby. Insomma, Santon rappresenta per l’Inter e per il calcio italiano non solo un campione in erba, ma anche un esempio di duttilità tattica che ne accresceranno le possibilità di maturazione. Disporre di giocatori che sappiano destreggiarsi anche in ruoli diversi da quelli in cui nascono è un lusso che non tutti gli allenatori possono permettersi. Mou lo conosce bene, sa quello che Santon è in grado di dare e, all’occorrenza, gli chiederà di spostarsi dal ruolo di terzino sinistro, come già fece la scorsa stagione in occasione dell’infortunio di Maicon. Al diretto interessato la posizione in campo poco importa: quello che conta è giocare… - articolo letto 1365 volte