Top Mondiali Under 20, seconda puntata. Tanti campioni, Italia sveglia
Primo Direttore Sportivo di colore a laurearsi a Coverciano con il massimo dei voti. D.S. della Nazionale congolese e del PFC Botev Plovdiv. Opinionista televisivo per Sportitalia e Sky, commentatore dei Mondiali Under 20. Seconda puntata del nostro appuntamento alla scoperta dei più fulgidi talenti messi in vetrina dal Mondiale Under 20 in programma in questo periodo in Egitto. Come di consueto, cercheremo di prestare la nostra attenzione a quei giocatori non ancora emersi agli onori delle cronache per un ingaggio in una delle grandi europee, ma proveremo a porre l'accento sui prospetti che ancora non hanno spiccato il grande salto verso il vecchio continente, e dunque appetibili dalle nostre società anche per i prezzi molto più contenuti.
Le mie radici africane, mi impongono di iniziare dal mio continente questa seconda parte della nostra rassegna. In particolare, nel Ghana, si sono messi in luce alcuni elementi sicuramente degni di nota, al di là delle due stelle acclarate: Ayew e Osei, sotto contratto con Marsiglia e Twente.
Emmanuel Agyemang-Badu è il numero 8 del "Brasile d'Africa" e può essere annoverato senza timore di sbagliare tra i centrocampisti più promettenti dell'intera competizione, soprattutto in virtù della sua completezza tecnico-tattica e del suo grande spirito di sacrificio. Lo stesso Samuel Inkoom è un difensore dalle ottime doti, tra l'altro ex compagno di Badu nell'Asante, prima del doppio trasferimento verso Huelva e Basilea dei due talenti.
Per rimanere nel continente nero, non possiamo evitare di menzionare il Camerun. Non fatevi illusioni: nessun nuovo Eto'o all'orizzonte. Piuttosto segnalo il buon centravanti Djousse, più boa che bomber implacabile come l'interista, e soprattutto Tabot: ottimo difensore centrale abile anche in fase di impostazione. Se ci si crede è uno che può fare davvero bene.
Passando all'Europa, precisamente all'Ungheria, non posso assolutamente esimermi dal sottolineare le qualità di uno dei giocatori che più mi ha colpito in questa prima fase di competizione. Si tratta dell'esterno destro Janos Szabo (Paks FC), un mastino classe 89 che fa il paio con l'altrettanto bravo Andras Goosztonyi del MTK Hungária FC, laterale più avanzato del collega le cui qualità stanno facendo drizzare le antenne agli osservatori del Newcastle United. Ottimi anche Andras Debreceni del Budapest Honvéd ed il suo compagno di reparto Zsolt Korcsmár, in forza all'Újpest FC.
Se quello che cercate è un trequartista "mourinhano", un giocatore che sappia abbinare ottime qualità tecniche a tanta qualità e altrettanto spirito di sacrificio, l'Uzbeko Sherzodbek Karimov potrebbe sicuramente essere la scommessa che fa per voi. Strapparlo all' FC Pakhtakor, dovrebbe non essere quella che che si definisce abitualmente come una "Mission Impossible".
Capitolo Emirati Arabi: che sia un calcio in espansione è noto a tutti. Gli investitori non mancano di certo, ma a quanto pare, anche i talenti stanno iniziando a fiorire in Medio Oriente. In particolare, sono letteralmente trasalito quando ho visto all'opera tal Hamdan Al Kamali. Tanta classe, tanto agonismo e tanto carattere, caratteristiche ideali per un difensore che non temo affatto di ribattezzare come il "Nesta degli Emirati". Gioca ancora nell'Al-Wahda, è da prendere al volo. Tra gli altri, segnalo Ahmed Khalil, punta dell'Al Ahli ed inseguito da mezza Premier, e l'instancabile Ali Mabkhout (Al Jazeera), un moto perpetuo nella fase d'attacco.
Chiudo la rassegna con gli USA, una delle rivelazioni, perlomeno della prima fase. Da seguire la situazione di Williams, buon prospetto acquisibile a costo zero: è l'unico svincolato presente in Egitto. Al suo fianco, spiccano poi i talenti di Gale Agbossoumonde, difensore del Miami FC; Ike Opara suo compagno di squadra e di reparto; e Tony Taylor, attaccante della Jacksonville University. - articolo letto 237 volte