La finale fra Juventus e Bologna si svolse, come oramai consuetudine, in piena estate. I rossoblù si presentavano da campioni uscenti, mentre i bianconeri arrivavano all'ultimo atto del campionato dopo cinque anni di assenza.La gara di andata, giocata al campo "Sterlino" di Bologna, vide i padroni di casa portarsi in vantaggio nel primo tempo con Bernardo Perin; nella seconda frazione, i piemontesi ribaltarono la situazione con una doppietta del magiaro Férénc Hirzer, mentre fu Muzzioli a segnare la rete della parità. Nel ritorno in corso Marsiglia a Torino prevalse probabilmente la paura di perdere, scaturendone una scialba gara a reti bianche, e rendendo così necessario uno spareggio che la Federazione fissò per la settimana seguente a Milano.
In tale match, arbitrato come i precedenti dall'onnipresente signor Gama, i rossoblù mostrarono quei segni di stanchezza che ne avevano contrassegnato la seconda parte della stagione. Subendo la rete di Piero Pastore nel primo tempo, riuscirono a pareggiare col bomber Angelo Schiavio, ma non seppero recuperare il gol decisivo di Antonio Vojak, siglato a un quarto d'ora dallo scadere dell'incontro. In pieno agosto la Juventus liquidò infine con irrisoria facilità i romani dell'Alba, detentori del titolo meridionale, e si aggiudicò così il secondo scudetto della sua blasonata storia. - articolo letto 1255 volte