La retta via è stata imboccata. Perseguirla con il carattere fin qui mostrato dalla squadra. Concreta e positiva sempre, fino al fischio finale. Una serie di 5 risultati utili consecutivi pongono il Catania a 13 punti, là dove si combatte per ambizioni europee. Il Catania, sempre umile, deve restare con i piedi a terra e lottare punto dopo punto per ottenere una salvezza tranquilla. Dopo l’eurogol di Vargas che ha sancito il pareggio finale contro il Siena, il Catania torna al Massimino per affrontare una sfida molto sentita in tutto l’ambiente. Al Cibali farà visita l’Atalanta di Luigi Del Neri, proiettata anch’essa, con 15 punti in graduatoria, verso alti traguardi. Una gara preziosa per gli spunti tattici che offre, quanto fondamentale per compiere un passo importante in classifica. Tattiche differenti si evidenziano nelle 2 formazioni, dove spiccano i nomi dell’eccellente Cristian Doni e dell’eccelso Giuseppe Colucci, rientrante dopo un lungo infortunio.
Giuseppe Colucci nasce a Foggia il 24/08/1980. Esordì in serie B a soli 16 anni con la maglia del Foggia e rimase con la squadra della sua città per altre due stagioni: la prima tra i cadetti (16 presenze ed 1 rete), mentre la seconda in serie C1 (22 incontri disputati). Dimostratosi un giovane promettente, pieno di talento, fu ingaggiato nell'estate del 1999 dai francesi del Bordeaux, squadra della massima serie che lottava per i primi posti della classifica. L'esperienza in Francia non fu del tutto negativa, in quanto Colucci riuscì a disputare 5 partite in campionato e 2 in Champions League. Dopo quest’ annata di transizione, tornò in Italia dove disputò con continuità varie stagioni in serie A. Un biennio all’ Hellas Verona, 1 anno a Modena ( 31 presenze, 4 goal ), 1 anno con la maglia del Brescia ed 1 con quella della Reggina, dove impressionò molto, nella stagione 2004-2005, con cinque goal in 30 incontri. Dopo la migliore annata della sua carriera venne acquistato dal Livorno, senza replicare l’ottima annata con la Reggina. Nella stagione 2006-2007 viene acquistato dal Catania, neopromosso in serie A, disputando un ottimo campionato con 24 partite e 3 goal, ma un brutto infortunio troncò decisamente la sua ascesa. Cristian Doni è nato a Roma il 01/04/1973. Cresciuto nella primavera del Modena, debuttò in un campionato professionistico nella stagione 1992/93, nel Rimini, in Serie C2, dove svolgerà 31 gare, siglando 6 reti. L'anno successivo, in serie C1, gioca nella Pistoiese ( 41 presenze,3 gol).Nel 2004 viene acquistato dal Bologna, dove vi gioca due anni (uno in C1 e l'altro in B), disputando 56 partite con 11 gol. Nel 1996 cambia rotta, sposando il progetto del Brescia e conquistando la promozione in A, (20 gare e 3 reti). Trascorre un altro anno con il Brescia, con cui esordisce nella massima serie ( Inter-Brescia 31/08/1997). Dall’anno successivo inizia il suo sodalizio con la maglia dell’Atalanta, trasferendosi in serie B per un biennio dove gioca 62 partite con 22 segnature, contribuendo al ritorno in A; qui giocherà 83 sfide segnando 33 reti e divenendo un pupillo di tutta Italia, nonché premiato con la convocazione ai Mondiali del 2002. In Nazionale vanta 7 presenze e 1 gol, segnato contro il Giappone. Nel 2003 passa alla Sampdoria, dove disputa due campionati ( 44 partite e 7 gol). Nel 2005 accetta il corteggiamento del Maiorca, in cui giocherà 24 partite con 2 gol all’attivo. Dopo l'esperienza spagnola, nell'agosto del 2006, torna all'Atalanta, siglando 13 reti da trequartista. Entrambi sono centrocampisti con spiccate doti offensive, anche se vengono posizionati, da sempre, in porzioni di campo differenti. Il centrocampista atalantino predilige agire da trequartista dietro un’unica punta o anche dietro due. Una posizione che gli permette assist per l’attaccante o la conclusione personale. Quest’anno ha giocato 8 partite, 706 minuti in cui ha esibito tutto il suo valore con 6 gol all’attivo, meritando pienamente la media voto di 6,63. Diversamente Colucci, rientrante da un lungo infortunio e utilizzato solo 10 minuti, preferisce una posizione più arretrata, sia centrale che esterno, usufruendo maggiormente delle sue caratteristiche. Proprietà, quelle del centrocampista etneo, visibili per l’ equilibrio tra qualità difensive ed offensive. Differentemente dal centrocampista avanzato dell’Atalanta, riesce a supportare con maggior continuità e concretezza il reparto arretrato. Doni si esalta negli ultimi 30 metri di campo, mettendo in evidenza spiccate qualità tecniche che lo rendono spesso pericoloso e difficilmente marcabile. Entrambi sono dotati di un eccelso tasso tecnico, evidenziato sia nella fase di dribbling sia nel possesso palla. Tecnica e potenza si conciliano nel giocatore nerazzurro in fase di tiro, dove si notano, spesso, espressioni invidiabili dai miglior centravanti ( fin qui 28 tiri, di cui 12 in porta). Estroso e concreto si è confermato nella sua carriera, incrementando ogni stagione il suo curriculum, con gol e assist, spesso determinanti. Colucci vanta una minor esperienza rispetto a Doni, data la più giovane età, ma certamente riesce a divenire fondamentale nella quadratura della squadra. Dotato anch’egli di una sublime tecnica può essere disposto in varie posizioni del campo, in base alle esigenze. La precisione del suo piede, la spiccata visione strategica, l’intelligenza tattica che ne ispira i movimenti e la notevole capacità di gioco di squadra lo rendono utile ( 590 passaggi lo scorso anno), talvolta indispensabile. Ottimo propulsore sulla fascia destra, in cui sfrutta la sua velocità e abilità nel dribbling per arrivare a crossare (104 lo scorso anno), con molta precisione, per i suoi compagni. Spesso si accentra per tentare la conclusione personale o, se necessario, servire assist preziosi per l’attacco. Quest’ultima peculiarità appartiene ugualmente al centrocampista dell’Atalanta, il quale si distingue per le maggiori qualità di realizzazione. Come delineato dalle posizioni in campo, in fase difensiva predomina Colucci, il quale spicca in fase di contenimento, effettuando un pressing costante ed essendo concreto nei contrasti. Buono in fase di recupero, riesce, spesso, ad avanzare palla al piede guadagnando metri preziosi di campo, fornendo, poi, palloni giocabili dal reparto d’attacco. Qualità che certamente non si evidenziano spesso in Doni, privo, o quasi, di qualità difensive, dimostrato dai pochissimi contrasti vinti ( 7 ) contro i 35, di cui 27 vinti, effettuati da Colucci nelle 24 partite giocate lo scorso anno. Malgrado queste caratteristiche, forse per maggior temperamento, Doni risulta essere più falloso, con i 23 falli fatti quest’anno, rispetto Colucci che l’anno scorso ha fatto solo 44 falli subendone ben 82 e raccogliendo 6 ammonizioni, le stesse che ha raggiunto fin adesso il centrocampista dell’Atalanta. Domenica dovrebbe esordire dal primo minuto Peppe Colucci, ormai in buona condizione fisica. Il giocatore foggiano dovrebbe essere schierato da Baldini sulla fascia destra, al posto di Mascara, componendo il tridente offensivo con Martinez spostato sulla fascia sinistra e Spinesi unica punta. Compito di Colucci sarà quello di dare sostegno continuo al reparto offensivo, senza risparmiarsi in fase di copertura, aiutando il centrocampo, costituito da Baiocco - Izco – Tedesco. Determinante potrebbe risultare il suo apporto al centrocampo, fungendo, pure, da collegamento con l’attacco, facendo valere le sue caratteristiche principali. Doni dal lato opposto avrà vita difficile, perché dovrà affrontare una delle difese più forti del campionato, costituita probabilmente da Vargas e Silvestri sulla rispettive fasce, mentre Stovini e Terlizzi, qualora dovesse recuperare pienamente, al centro della difesa. Doni giocherà come sempre da trequartista dietro l’unica punta Simone Inzaghi, data l’assenza dello squalificato Zampagna. A supportare Doni e quindi la fase offensiva vi saranno gli esterni di centrocampo Langella e Ferreira Pinto.
Pagelle
Colucci
Doni
Velocità
8,5
8
Dribbling
8
8,5
Tecnica
8,5
8,5
Accelerazione
8,5
8
Tiro
8
9
Fase difensiva
8
7
Colpo di Testa
7,5
8,5
Calci Piazzati
8
9
Temperamento
8
8,5
Gioco di Squadra
9
8
Senso del Gol
7,5
8,5
Rendimento
8
8,5
Assist
9
8,5
TOTALE
106,5
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