Non si decolla ancora, contro l’Udinese finisce 0-0

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Al Ferraris si affrontano due squadre dal morale ben diverso, anche se entrambe, hanno una voglia matta di conquistare i 3 punti. L’Udinese perchè in quattro partite disputate, è ancora a quota 0 in campionato, la Sampdoria perchè ne viene sì dal pareggio contro il Cagliari in terra sarda, ma l’ultima partita tra le mura amiche contro il Napoli l’ha persa malamente per 2-1.

Mister Di Carlo conferma per dieci undicesimi la formazione titolare; l’unico assente è Reto Ziegler infortunato e al suo posto viene schierato Cacciatore, con Zauri dirottato a sinistra. Gudolin propone invece un 3-4-1-2, con Pinzi (ex pupillo di Di Carlo al Chievo) che agisce dietro a Di Natale e all’ex Floro Flores. Altro ex della partita (sfortunato e in seguito vedremo perchè) è Domizzi, che si schiera sul centrosinistra della difesa a 3.

La prima occasione da goal la crea l’Udinese, più in palla in avvio rispetto ai blucerchiati; Di Natale si crea, partendo da destra, uno spazio utile per concludere a rete di sinistro, ma il tentativo si perde sul fondo con Curci che controlla. Di Carlo si accorge che in mezzo al campo l’Udinese è in superiorità numerica e decide di spostare Guberti sulla sinistra, rinunciando al trequartista e passando al classico 4-4-2. Al 9′ però sono ancora i friulani a rendersi pericolosi: Di Natale va via bene sulla destra e centra per Pinzi ma, la battuta al volo da due passi dell’ex centrocampista del Chievo viene neutralizzata da Curci con un mezzo miracolo. L’azione prosegue e Di Natale ci riprova con un cross basso, bloccato ancora a terra dal numero 85 doriano.

La Samp a quel punto, capisce che sia giunta l’ora di entrare in partita e cresce sensibilmente. Al 15′ Cassano e tutto il pubblico di Marassi chiedono il calcio di rigore, per un intervento alquanto scomposto di Isla proprio sul numero 99 barese, ma Gervasoni sorvola. Successivamente ci prova Palombo su punizione da posizione defilata, ma Handanovic devìa senza patemi sopra la traversa. I principali pericoli per la difesa dell’Udinese arrivano dalla fascia offensiva sinistra blucerchiata: Guberti non è quel giocatore dirompente che avevamo potuto ammirare nelle prime uscite stagionali, ma il guizzo per saltare l’uomo ce l’ha e lo mette in mostra. Inoltre Zauri dimostra di avere una discreta facilità di corsa e spesso si fa notare anche in fase offensiva. Proprio da un suo passaggio a smarcare Cassano, nasce un’ altra occasione blucerchiata: sul passaggio di Fantantonio in mezzo, Domizzi è bravissimo ad anticipare Pazzini, ma la caviglia gli rimane ancorata al terreno di gioco e si fa male; al suo posto entra Coda.

Da questo momento in poi non succede praticamente più nulla nella prima frazione e le squadre vanno al riposo sul punteggio di 0-0. La ripresa ha inizio con gli stessi effettivi che hanno chiuso il primo tempo e la musica, almeno inizialmente, sembra cambiare. Cassano cerca a più riprese l’intesa con Pazzini e al 7′, proprio il numero 10 blucerchiato non arriva di testa sull’assist di Fantantonio. Al 9′ però si rischia grosso; Di Natale si libera bene sul filo del fuorigioco e supera Curci in uscita con un pallonetto delizioso, ma Zauri è straordinario sulla riga di porta a salvare, con un colpo di testa, quello che sarebbe stato il goal del vantaggio friulano.

La Samp riesce in seguito a prendere l’iniziativa e per un quarto d’ora schiaccia l’Udinese nella propria metà campo; l’ordine nella manovra però non c’è. C’è solo una grandissima volontà di sbloccare il risultato, grazie anche alla spinta del pubblico, ma la lucidità manca. Guberti cerca la rete di testa su un cross di Cacciatore deviato da Coda e, poco dopo, Pazzini protesta per una presunta trattenuta di Zapata dentro l’area di rigore; purtroppo si trattengono a vicenda i due giocatori e l’arbitro sorvola.

Quindi è il momento del primo cambio, con Obiang che entra per Guberti. In seguito entreranno Sanchez per Di Natale e Marilungo per uno spento Semioli. La sostanza rimane la stessa; l’ultima vera occasione i blucerchiati la creano a metà del secondo tempo quando Cassano, liberatosi bene sulla sinistra cerca Gastaldello in area, ma quest’ultimo è anticipato in angolo da un difensore. Il cambio della disperazione è quello di Pazzini, che a 3 minuti dalla fine lascia il campo a favore di Pozzi. Ci si aspetta il forcing finale che però non arriva. Anzi, è l’Udinese a chiudere in avanti con Inler che cerca la conclusione mancina da fuori, ribattuta da Lucchini. Il contropiede può essere interessante per gli uomini di Di Carlo, ma Cassano non riesce a liberarsi del primo uomo che lo contrasta, l’azione sfuma e Gervasoni fischia la fine.

Il match termina 0-0 e purtroppo, il campionato della Sampdoria non decolla. L’Udinese al Ferraris conquista il primo punto stagionale senz’altro meritato, per quanto dimostrato sul campo. L’ultimo 0-0 casalingo per la Sampdoria risale al 13 dicembre 2009, quando durante il periodo nero della passata stagione, si era riusciti a rimediare un punto contro la Roma. Dopo i match contro Psv e Cagliari, si era detto che un pareggio ci poteva stare bene, oggi onestamente servivano i 3 punti.

TABELLINO:

SAMPDORIA (4-3-1-2): Curci, Cacciatore, Gastaldello, Lucchini, Zauri; Semioli (74′ Marilungo), Palombo, Dessena; Guberti (60′ Pedro); Cassano, Pazzini (87′ Pozzi). All. Di Carlo.

UDINESE (3-4-1-2): Handanovic, Benatia, Zapata, Domizzi (25′ Coda); Isla, Asamoah, Inler, Armelo; Pinzi; Di Natale (72′ Sanchez), Floro Flores (84′ Corradi). All. Guidolin.

ARBITRO: Sig. Gervasoni.

AMMONITI: Dessena (Sampdoria),  Zapata e Handanovic (Udinese).

ESPULSI: nessuno.

NOTE: Sampdoria in casacca blucerchiata, Udinese in completo arancione. Terreno in condizioni pessime. Temperatura di 22°C. Recupero 1 e 4 minuti.