FORMELLO – Stagione finita per Radu, Sculli out, Brocchi a rischio, Matuzalem ancora squalificato, senza contare le diffide che pendono sulla testa di Biava e Dias.
Il percorso che porta alla Champions è fitto di ostacoli, Reja prova a dribblarli non rinunciando alla suggestione di riproporre anche contro l’Inter l’assetto fantasioso che ha permesso di sbancare il “Massimino”. Confermato: Mauri, Hernanes, Zàrate e Floccari insieme.
LE CINQUE GIORNATE DI GARRIDO – Dal punto di vista clinico è stata una giornata nefasta per Reja, che da qualche giorno stava riassaporando il piacere di avere a disposizione gran parte del proprio organico. Il ritorno di Radu a Catania dopo la lunga assenza dettata da squalifica e lesione muscolare (oltre che per il contraccolpo psicologico della scomparsa del padre) era coinciso con il ritorno del quartetto titolare. Lichtsteiner-Biava-Dias-Radu, quasi una filastrocca, un sinonimo di impermeabilità, una certezza di solidità, a cui il tecnico goriziano aveva dovuto rinunciare per ben 5 turni. Dalla sfortunata trasferta di Cagliari, per l’esattezza. Poi, complici gli acciacchi dello svizzero, la squalifica di Biava e le vicissitudini del romeno, era stato costretto a ripescare i vari Scaloni, Stendardo e Garrido. Ora la frattura lombare che costringerà Radu ai box fino al termine della stagione, permetterà al terzino basco di riprendere il discorso interrotto una settimana fa, dopo le positive prestazioni con Cesena, Napoli e Parma, in cui ha cominciato a cancellare la scomoda etichetta di “oggetto misterioso”. Contro l’Inter sarà lui a muoversi sulla corsia mancina, è stato l’allenamento di questo pomeriggio ad allontanare definitivamente un possibile ballottaggio con Scaloni. Da qui alla fine avrà 5 giornate a disposizione per convincere la Lazio a puntare nuovamente su di lui anche nella prossima annata.
BROCCHI CI PROVA – Se in difesa le scelte sono quasi forzare, a centrocampo sono praticamente obbligate. Matuzalem tornerà il 2 maggio contro la Juventus, mentre Brocchi rischia seriamente di saltare il secondo incontro consecutivo a causa del problema muscolare accusato alla vigilia di Catania. Questa mattina l’ex rossonero si è sottoposto ad una risonanza magnetica che, pur scongiurando gravi lesioni, ha confermato la presenza di una contrattura all’altezza del quadricipite, che ormai da quattro giorni non gli permetteva di scende in campo. La notizia positiva è che ieri, il mediano ha eseguito un lavoro fisico-atletico differenziato in compagnia del preparatore Bianchini. Una blanda corsa con tocchi al pallone, che lasciano aperto uno spiraglio, ci proverà fino alla fine. Nelle prossime 24 ore verranno valutate le reali possibilità di un eventuale impiego. Se non dovesse farcela al fianco di Ledesma ci sarà nuovamente (quarta di fila da titolare) a Mark Bresciano, che ieri è uscito anzitempo dal campo in compagnia di Biava: nulla di grave, solo uno stop precauzionale; in caso contrario sarebbe pronto Alvaro Gonzalez, che già nella fase finale della gara con gli etnei si era mosso in zona centrale.
CONFERMATA LA LAZIO-FANTASIA – L’argentino e l’australiano dovrebbero comporre lo schermo mediano del camaleontico 4-2-3-1 (o 4-4-2), che anche ieri Reja, in barba alla pre-tattica, ha ripreso a testare per intero, ricalcando le prove tattiche andate in scena ieri. I perfetti sincronismi offensivi mostrati a Catania hanno rapito Zio Edy, che ora ha deciso di non tornare più indietro. A lanciare l’assalto al terzo posto dell’Inter spetterà ancora ai “magnifici 4”. Da Mauri ad Hernanes, passando per Floccari e finendo con Mauro Zàrate: ancora tutti insieme contemporaneamente. Ieri come oggi, quando dopo la classica esercitazione sul possesso di palla ed un lavoro atletico con le cunette, hanno ripreso a muoversi in simbiosi, incrociando posizioni, approfondendo movimenti, con lo scopo di perfezionare il canovaccio che in terra siciliana non ha concesso punti di riferimento alla difesa avversaria. Il perno offensivo principale era ancora una volta Mauro Zàrate. L’argentino ha continuato a muoversi da punta atipica, tutt’altro che statica, con piena libertà di svariare per tutto il fronte offensivo. In verticale a caccia della porta, ma soprattutto sulle corsie esterne, favorendo gli inserimenti centrali di Floccari (in partenza trequartista centrale) ed i tagli dalle corsie esterne di Mauri, a destra, ed Hernanes, a sinistra, che a turno erano coinvolti anche nel cuore della manovra a dettare l’ultima rifinitura.
SCULLI OUT – E’ il secondo indizio della settimana, ma ha praticamente la valenza di una prova. Schiacciante se si registra la praticamente certa defezione di Giuseppe Sculli. Anche per l’ex genoano ieri è stata giornata di controlli, il referto lascia spazio a poche speranze in vista dell’Inter: “Gli esami effettuati – si specifica sul sito del club – , Hanno evidenziato la presenza di una discopatia a livello della regione lombare con conseguente lombosciatalgia sinistra. L’atleta pertanto dovrà osservare un periodo di riposo assoluto di due giorni al seguito dei quali verrà stimata con più precisione la prognosi”. Tradotto è out. La ripresa degli allenamenti è prevista oggi alle ore 15:00.
[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
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