FORMELLO – Radu conferma il recupero lampo, Mauri ci sarà, malgrado un lieve fastidio al piede: contro il Parma sarà la Lazio migliore. Dopo una settimana complicata, trascorsa sul campo ma tenendo vigile lo sguardo in infermeria, a poche ore dalla partenza per l’Emilia Reja ritrova tutti i suoi pezzi pregiati e lancia l’assalto al “Tardini”, dove vuole riprendere la positiva marcia esterna (in trasferta quattro successi consecutivi con Fiorentina, Chievo, Bari e Palermo) interrotta dieci giorni fa a Cesena. Gli allarmi dei giorni scorsi sono rientrati, il tecnico goriziano può scegliere liberamente gli interpreti migliori da opporre alla formazione di Marino, reduce da due successi di fila.
“FORMULA ZARATE” CON MAURI – L’ha fatto nel corso della piovosa rifinitura andata in scena questa mattina, quando ha testato per l’ultima volta il “nuovo” 4-2-3-1, guidato da Mauro Zàrate. Non ci sono mai stati grandi dubbi in proposito, così come avvenuto contro il Napoli, sarà il numero 10 ad agire come perno offensivo, con Sergio Floccari a supporto in posizione di trequartista. I gialloblù non subiscono reti all’interno delle proprie mura dal 2 ottobre scorso, quando Pirlo beffò Mirante con un lob imprendibile da distanza siderale. Da quel giorno, l’assetto difensivo emiliano ha trovato la quadratura del cerchio. Oggi spetterà in prima battuta all’argentino cercare di sradicare le certezze della retroguardia di casa.
Dovrà farlo dettando con continuità la profondità, prendendo in infilata l’esperta ma lenta coppia difensiva composta da Paci e Lucarelli. Dovrà rappresentare il punto di riferimento delle ripartenze biancocelesti, che saranno coadiuvate dal movimento e la duttilità tattica di Floccari e dai blitz dalla distanza (oltre che dalla rifiniture) di Hernanes e di Mauri, che partiranno rispettivamente da destra e da sinistra sulla linea dei tre trequartisti. Dopo aver lavorato in modo differenziato nelle ultime due sedute, ieri il centrocampista brianzolo ha dato la sua piena disponibilità. Oggi sarà regolarmente al suo posto, insieme al Profeta dovranno sdoppiarsi del doppio ruolo di attaccanti aggiunti e centrocampisti esterni: “Questo nuovo ruolo può permetterci di sfruttare di più le sue qualità – ha spiegato Reja in conferenza parlando del talento di Recife – Giocando al centro tenteva ad assentarsi, spesso giocava spalle alla porta e soffriva. Partendo largo e avando libertà di movimento, invece, può avere maggiore profondità, sia con il pallone sia senza. Può essere pericoloso anche con gli insierimenti classifici della mezz’ala“. Senza dimenicare i movimenti difensivi: in fase di non possesso saranno chiamati a ripiegare fino alla linea dei centrocampisti, dove formeranno un linea a quattro con Francelino Matuzalem e del recuperato Cristian Brocchi.
BROCCHI-MATU, LEDESMA PARTE DALLA PANCHINA – Saranno la qualità del playmaker brasiliano e il dinamismo dell’ex rossonero a stazionare davanti il quartetto difensivo. L’esclusione dall’undici di partenza di Cristian Ledesma è la nota più significativa della vigilia. L’italo-argentino è reduce dall’impegno con la nazionale azzurra, dopo il quale ha patito anche un leggero affaticamento muscolare all’altezza del quadricipite. Nulla di serio, è a disposizione, tanto che ieri ha disputato regolarmente la partitella in famiglia, dove è stato inserito nel gruppo delle secondo linee: “Lui è quello che ha giocato sempre, tra l’altro domani il campo non sarà dei migliori. Comunque la decisione finale la prenderò in extremis“, ha spiegato il tecnico. E’ la logica conseguenza di una turnazione dovuta, in un reparto che può contare sulle geometrie di Matuzalem. Oggi per Francelino sarà la settima presenza in campionato su 13 uscite, la quinta da titolare, escludendo i 90’ di Coppa Italia con il Portogruaro. Reja affiderà a lui la responsabilità di fare gioco, di dettare i tempi di mandare a vuoto l’aggressività del reparto mediano di Marino. L’intenzione del friulano è quella di presentare una squadra equilibrata, attenta nella fase difensiva, ma autoritaria nella gestione della manovra, abile nello sfruttare il maggior tasso tecnico.
RADU RECUPERATO, QUARTETTO TITOLARE – Personalità, ma anche umiltà nel fronteggiare i punti di forza della squadra di Marino, che ha nelle corsie esterne i suoi punti di forza. In particolare, andrà tenuto sotto osservazione il lato mancino, quello in cui transita la velocità e la tecnica di Marques. Sullo spagnolo verrà montata la guardia di Lichtsteiner che per una volta dovrà centellinare le discese offensive, magari chiedendo aiuto alle scalate di Brocchi e di Hernanes, con i quali completerà la catena di destra. Dall’altra parte del campo, sembra pienamente abile ed arruolabile Stefan Radu. Era tornato in gruppo ieri dopo due giorni di cure e fisioterapia per l’infiammazione al ginocchio; ha ribadito il concetto oggi, legittimando l’ottimismo delle ultime ore. A meno di ricadute dell’ultima ora, oggi non mancherà; così come sarà regolarmente al suo posto Andrè Dias che, dopo aver smaltito l’affaticamento ai flessori della coscia sinistra, anche questa mattina è stato affiancato a Biava.
CONVOCATI – Al termine dell’allenamento di ieri il tecnico biancoceleste Edy Reja ha diramato la lista dei convocati per la sfida di oggi contro il Parma allo stadio ‘Tardini’: Portieri: Muslera, Berni; Difensori: Biava, Diakitè, Dias, Lichtsteiner, Radu, Garrido; Centrocampisti: Bresciano, Brocchi, Gonzalez, Hernanes, Ledesma, Matuzalem, Mauri; Attaccanti: Floccari, Foggia, Rocchi, Zarate
PROBABILE FORMAZIONE ANTI-PARMA (4-2-3-1): MUSLERA, LICHTSTEINER, BIAVA, DIAS, RADU; BROCCHI, MATUZALEM; HERNANES, FLOCCARI, MAURI; ZARATE.
PANCHINA: BERNI, DIAKITE’, GARRIDO, LEDESMA, BRESCIANO, FOGGIA, ROCCHI.
[Daniele Baldini – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]