E che si giochi questo match, anzi, queste briciole di una partita falsata in modo incredibile da un black out che finora non ha trovato nessun responsabile, se non il Torino che ha presentato un ricorso viziato. Sicuramente i dirigenti granata hanno sbagliato e forse hanno sottovalutato sia la società Padova che la Lega, incluso il giudice sportivo Gianfranco Valente. Il Torino non doveva accettare fin da principio di recuperare il quarto d’ora mancante il giorno dopo, ma bloccare tutto e fare ricorso immediato. Noi non giochiamo perchè non ci sono le condizioni per farlo. Stop. Accettiamo pure il vizio di forma (e Cairo forse dovrà cercarsi avvocati meglio afferrati in materia e dirigenti che conoscano bene le normative, da non cadere nei tranelli della legge), ma qui è stata fatta una gran “porcata”, scusate il termine, ma è l’unico che riassume quanto successo. Come solito in Italia non c’è mai il colpevole, l’Enel non c’entra nulla, il Padova nemmeno, dunque consigliamo al Torino di portarsi appresso un gruppo di continuità da ora in avanti, a partire da mercoledì, di modo che, qualora succeda un altro fatto del genere, possa provvedere direttamente al guaio. Purtroppo anche questa è la Serie Bwin, dove ci sono squadre non attrezzate per stare nei professionisti ad alto livello ed il Padova ha dimostrato di essere più da Lega Pro che da serie A.
Nel caso sono stati soprattutto “gabbati” i tifosi, rimasti al buio ed esposti ad un rischio che finora nessuno ha tenuto conto, vale sia per i tifosi granata al seguito della squadra che per i locali. Il Padova è sempre stato certo di giocare, ha messo in vendita i biglietti prima ancora del verdetto del giudice. Forse il Torino si è fidato troppo della buona fede di tutti, altrimenti tanto valeva giocare domenica e così questa settimana sarebbe stata vissuta solo in preparazione della gara contro il Modena. Invece bisogna partire, fare quattrocento chilometri, per giocare solo 14 minuti più l’extra time, spendere un sacco di soldi per un viaggio semi inutile, con l’unica speranza di giocare con il fuoco dentro e ribaltare il risultato in pochi minuti. Il Torino potrà presentare ricorso alla Commissione Disciplinare, ma prima dovrà chiudere questa partita e, visto che ai granata piace vincere sul campo e non d’ufficio, chiudiamo la questione, cercando di vincerla questa partita, anche se è possibile che il Padova scenderà in campo facendo le barricate per mantenere l’esiguo vantaggio. Questo è il calcio, un insieme di regole e regolette fatte apposta per essere applicate o meno a seconda dell’interesse in gioco. La giustizia è ormai una parola in disuso nel vocabolario italiano.
[Marina Beccuti – Fonte: www.torinogranata.it]
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