Per analizzare uno dei momenti cruciali della stagione blucerchiata, Sampdorianews.net ha avuto l’onore di intervistare Gianluca Pagliuca, portiere della Sampdoria scudettata di Paolo Mantovani:
Gianluca, la Samp, grazie ad un importante girone di ritorno, è tornata in piena corsa play-off. Come giudichi il momento che sta attraversando la Sampdoria e come analizzi la grande bagarre play-off che coinvolge numerose formazioni? “Rispetto alle ultime volte che c’eravamo sentiti, le cose sono cambiate, sto vedendo una squadra fresca che se riesce a raggiungere i play-off può davvero disputarli in modo importante, se la giocherebbe con tutti, sembra essere la squadra più pronta, se ad esempio fosse il Sassuolo ad incontrare la Sampdoria, non credo che in casa Sassuolo sarebbero molto contenti, al contrario del sottoscritto che riuscirebbe ad andare a vedere la partita. Anche se sono un ottimo amico di Scienza, devo ammettere che anche il Brescia, con il cambio alla guida tecnica, ha cambiato passo, buona parte del merito va a Calori, riuscito a rinvigorire una squadra che sembrava morta. Per la prima piazza vedo il Torino, il quale, anche considerando la partita da recuperare, soltanto lui ha tra le mani la possibilità di cacciare via il primato, soprattutto se non perde con il Sassuolo e conquista i 3 punti contro la Reggina.
Per il secondo posto la lotta è più forte, vedo il Verona con grande entusiasmo, ad inizio campionato feci un pronostico dando Torino, Verona e Sampdoria in serie A, una è vicina al traguardo, una ha ottime possibilità e una sicuramente buone, vedremo se ci avrò azzeccato. Il Padova è una compagine bel collaudata, ha un allenatore giovane, in gamba, che conosco bene, vanta buoni giocatori e una società importante, ritengo che possa ancora dire la sua, ma ti ripeto, se la Samp arriverà almeno sesta, avrà ottime possibilità di farcela. Il calo del Pescara? Per tantissimi mesi ha schiacciato sull’acceleratore, ci sta che ora tiri un po’ il fiato, può essere un momento di appagamento, ma non dimentichiamo le disgrazie accadute a Pescara, le scomparse di Francesco Mancini e Piermario Morosini, sono cose che ti tagliano davvero le gambe”.
Sabato la Sampdoria va a far visita al Vicenza, un avversario ostico, ma in crisi, in piena zona play-out. L’imperativo sarà vincere per i blucerchiati? “A Vicenza la Samp ha ottime possibilità per allungare la serie positiva, può dire la sua contro una squadra battibilissima, in difficoltà, che ha già cambiato tanti allenatori, quale occasione migliore per la Samp? Un pareggio potrebbe essere considerato come una mezza sconfitta, ora come ora la Samp deve cercare di vincere tutte le partite che rimangono, ha le qualità per poterlo fare”.
Juan Antonio e Foggia hanno finora alternato prestazioni maiuscole con goal pesanti e prove assai in ombra. La “Staffetta” era preventivabile avendo due fantasisti di questo livello, oppure è la conseguenza della loro mancanza di continuità in termini di rendimento? “Sono due giocatori con caratteristiche simili, Iachini preferisce farne giocare solo uno per poter schierare centrocampisti di quantità. La staffetta credo sia spesso dovuta ad esigenze tattiche, Iachini avrà bisogno che tutti i centrocampisti effettuino un determinato lavoro di copertura in fase di non possesso. Sabato scorso Foggia è entrato ed è stato decisivo, se non è partito dal primo minuto non sarà stato sicuramente per demeriti, ma soltanto perché alla squadra sarà servito un giocatore di maggiore copertura”.
Non ha ancora trovato il goal in blucerchiato, ma le prestazioni di Eder sono spesso e volentieri ben oltre la sufficienza. “L’arrivo di Eder è coinciso con il cambio di marcia della Sampdoria, finora non ha segnato, ma ha garantito buone prestazioni, una serie di assist, credo che Iachini sia comunque soddisfatto, poi ovviamente se arriveranno i goal, tanto meglio, magari se li sta tenendo pronti per i play-off. Quando è partito era l’unico che segnava a Cesena, dopo la sua partenza la squadra romagnola è sprofondata, in B è tanta roba”.
Ogni partita che passa, Romero si sta confermando un portiere di grande affidamento, capace di trasmettere sicurezza all’intero reparto e farsi trovare pronto, come ogni grande portiere, anche nelle rare occasioni nelle quali viene chiamato in causa. “All’inizio ero un po’ scettico, disputò qualche partita un po’ normale, la società aveva investito tanto su di lui, poi con il passar del tempo ho visto un buonissimo portiere che non merita assolutamente di giocare in B, ora gioca in B ma lo sta facendo con ottimi stimoli e altrettanti ottimi risultati, va a lui una parte dei meriti dei successi della Samp”.
È doveroso un commento sulla scomparsa di Piermario Morosini, che indossò anche la casacca del Bologna. “Non l’ho potuto conoscere personalmente, quando arrivò a Bologna, io ero appena passato all’Ascoli. È stata una disgrazia, una disgrazia simile ti lascia senza parole, dinanzi ad un ragazzo di 25 anni con alle spalle tante disgrazie in famiglia che perde la vita rimango allibito, senza parole, mi dispiace tantissimo, ho letto che era un gran tifoso Sampdoriano, credo per la tifoseria blucerchiata sia stato un grande dolore”.
[Diego Anelli – Fonte: www.sampdorianews.net]