CATANIA – Superato il test della bestia nera Chievo, il Catania sabato nell’anticipo serale della 14esima giornata di serie A, affronterà nella solita atmosfera calorosa, il derby, in casa dei cugini rosanero e per la prima volta come non era mai accaduto in procinto di un derby, gli etnei viaggiano a +8 dai palermitani che si trovano nei bassifondi della classifica in piena zona retrocessione.
Il derby che attende le due compagini è forse quello più infuocato degli ultimi anni, più che per le tifoserie sempre accese, per i componenti interni delle due società. Gli appassionati rossazzurri guarderanno con molta attenzione il derby ,contro un ex che fino ad un anno fa non ci si poteva mai immaginare che sarebbe finito sulla sfonda opposta, il nuovo amministratore delegato del Palermo, Lo Monaco, che costruì insieme a Pulvirenti il Catania che oggi continua far bene con la mano del nuovo direttore, Gasparin.
Dopo un diverbio fra i due, tutto si venne a distruggere bruscamente e Lo Monaco prima prese l’incarico come presidente del Messina, in contemporanea passò a direttore generale del Genoa, ma quest’ultima parentesi durò pochi mesi per alcuni problemi con il presidente Preziosi. Subito dopo l’allontanamento dalla città della lanterna, il direttore venne chiamato da Zamparini a prendere le redini della propria società e l’ex Amministratore delegato catanese accettò subito l’incarico, accendendo così ancor più i rapporti non proprio idilliaci con l’ambiente catanese, che sin da allora iniziò ad entrare in clima derby.
Il match di sabato non sarà uno scontro fra Lo Monaco e Pulvirenti, ma nell’undici rossazzurro ci saranno almeno due giocatori che sì, certamente motivati non solo dalle ragioni campanilistiche dei tifosi, vorranno e potrebbero davvero render sportivamente pariglia altrettanto amara a quella comminata loro lo scorso anno, dallo scorso direttore: parliamo di Andujar e Alvarez, mandati o “cacciati via” da Lo Monaco nel mercato di riparazione della scorsa stagione con la speranza da parte del direttore, schiettamente, di non averli più fra i piedi. Eppure tra i piedi se li ritroverà contro, proprio nel prossimo incontro, per giunta titolari inamovibili, in ascesa.
I rosanero arrivano all’appuntamento con 11, sottolineature del calo vertiginoso della compagine siciliana, che solo in casa riesce a tenere un rendimento discreto, ben 9 su 11 complessivi i punti ottenuti. Quello che deve preoccupare il tecnico Gasperini (che tanto per cambiare rischia l’esonero contro il Catania) è la media gol che vede ben 20 reti subite ed 11 fatte (peggio solo il Pescara con 9).
Altre tegole per il tecnico ex Inter e Genoa saranno le squalifiche rimediate nell’ultima giornata nella partita persa 3-0 contro il Bologna. Dovrà fare a meno di Ujkani, Labrin e Barreto per squalifica, Hernandez e Mantovani per infortunio. Per il suo 3-4-3 in compenso ritroverà capitan Miccoli, che ci tiene sempre particolarmente ad affrontare il Catania.
Gli ex dell’ incontro saranno ben due. Il già citato Andujar che non riuscì mai a trovare posto fisso nella formazione rosanero e Ciro Capuano, che nel gennaio di 3 anni fa riuscì a ritrovare il campo e la sua giusta dimensione a Catania.
L’ultimo derby a Palermo terminò con il risultato di 1-1 con due giocatori che si riaffronteranno da titolari sabato, Miccoli e Legrottaglie. L’ultimo successo dei rossazzurri in casa dei cugini risale alla stagione 2008/09 con l’indimenticabile 0-4 condito con il gol da vetrina dell’ex capitano Giuseppe Mascara. Nella stagione 2010/11il Palermo bissò il suo ultimo successo per 3-1 con la tripletta di Pastore.
Il derby che affronteranno le due formazioni siciliane, sarà dai mille spunti, con la lotta per rimanere sempre più in alto per il Catania e la speranza di allontanarsi dalle zone poco nobili e pericolose della classifica del Palermo. Ma soprattutto per l’orgoglio delle due città e delle due dirigenze.
[Vittorio Calì – Fonte: www.mondocatania.com]