L’ennesima cocente sconfitta. Palermo-Atalanta 1-2. Questo è l’inesorabile epilogo di questa prima sfida salvezza al Renzo Barbera. Una squadra tutta nuova, in evidente fase di rodaggio, non si fa trovare pronta per l’importante sfida alla Dea bergamasca. Bene Fabbrini, unico dei nuovi a giocare la palla, autore di un ottimo primo tempo con le sue serpentine nella difesa orobica. Il giudizio sugli altri è sospeso considerando il naturale periodo di ambientamento, periodo di cui il Palermo purtroppo non dispone. La classifica è impietosa, ultimo posto. Rimediare adesso sarà se non impossibile almeno improbabile, visto che le concorrenti nella lotta per la salvezza sembrano più agguerrite e pronte alla bagarre di bassa classifica.
Mister Gasperini non sembra in grado di invertire la rotta, trasmettendo puntualmente paura e confusione ad una squadra che difficilmente attacca la profondita e che sembra disconoscere il gioco in verticale, un gioco rappresentato da una rete di passaggi in orizzontale sterile e lenta, raramente portano il Palermo alla conclusione aspetto che di certo non rappresenta un buon viatico per portare la squadra a vincere le partite. La società è chiamata a monitorare la situazione ed a riflettere se è il caso di effettuare un nuovo cambio sulla rovente panchina rosanero. Oltre ad analizzare gli errori di Gasperini, una riflessione da parte della società su quello che non è stato fatto in estate è richiesta.
[Roberto Ospedale – Fonte: www.tuttopalermo.net]