Palermo, il momento di sognare?

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Non pensiamo di meritare smentita se affermiamo che il Palermo visto oggi al Barbera non ha rivali , per spettacolarità, continuità e concretezza nella memoria collettiva rosanero. Il Bologna è stato letteralmente schiantato dalle fantastiche giocate dei campioni del Palermo e lo attesta una dichiarazione di Malesani a fine partita “Siamo stato fortunati a non perdere 8 a 0”. Avevamo parlato nei giorni scorsi di tridente magico.

Tale si è confermato, nei due trequartisti ancora in goal,ma soprattutto nella punta Pinilla che ha sciorinato un repertorio da strabuzzare gli occhi. Pinilla è forte fisicamente, ma ha una tecnica sicuramente superiore a quella di un Toni e forse anche di un Amauri. A qualcuno il suo goal di oggi ha ricordato un mito del passato Gigi Riva. Ma oltre alle certezze oramai consolidate rappresentate dai vari Sirigu, Cassani, Balzaretti, Bovo, Migliaccio e Nocerino autori tutti di una prestazione al di sopra della sufficienza, quello che fa sperare bene è la crescita costante di due nuovi come Munoz e Bacinovic.

L’argentino sembra sempre più inserito e sicuro rispetto alle prime partite. Bisogna sempre considerare che si tratta di un 19enne catapultato da titolare in un campionato differente e difficile come quello italiano e che di solito richiede un periodo di adattamento. Bacinovic è stata oggi la vera sorpresa. La sensazione netta è che lui da persona intelligente nelle sue prima apparizioni da titolare, si sia limitato all’ordinaria amministrazione, passaggi corti e sicuri e tanta copertura. Oggi è sbocciato. Ha preso in mano con sempre maggiore convinzione le chiavi del centrocampo rosanero ed ha cominciato a evidenziare anche un repertorio tecnico che non ha niente da invidiare ai migliori centrocampisti del campionato.

Lanci, dribbling, inserimenti accanto al solito grosso lavoro in copertura hanno caratterizzato la sua ottima prestazione condita dalla ciliegina del goal del 4 a 1. All’uscita dallo stadio ai tifosi e in generale ai commentatori nazionali e locali non restava che strofinarsi gli occhi e chiedersi se non si era vissuti solo un sogno. Il sogno di una partita quasi perfetta, che apre scenari impensabili nel futuro del Palermo. Dove potrà arrivare questa squadra nessuno può dirlo adesso, limiti veri e propri non sembrano essercene. Ci azzardiamo solo a constatare che se questa squadra sotto la guida del “maestro “ Delio Rossi (così lo ha definito giovedì Zamparini) arriverà a gennaio ancora in corsa per tutti i traguardi, con un paio di aggiustamenti potrà ambire a vincere qualcosa od ad un piazzamento veramente di prestigio.

Gli unici dubbi per adesso riguardano il fatto che Nocerino e Migliaccio sembrano non avere un ricambio all’altezza e che in difesa ne Goian ne Glik sembrano attualmente fornire le dovute garanzie. Ma oggi, dopo quello che abbiamo visto in campo, è lecito sognare, perché nessuno in serie A gioca come il Palermo. Vedere le altre partite annoia. Quest’anno il calcio spettacolo, finora, si può trovare solo nei campi dove trottano le magliette rosanero.

[Girolamo Renda – Fonte: www.tuttopalermo.net]