Finalmente, in questo campionato, il Palermo ha fatto valere, contro una squadra di caratura inferiore, la legge del più forte. Nessun entusiasmo, come previsto, è stata una gara difficile. Vincere , contro qualsiasi squadra di A e in campo esterno non è mai una passeggiata, stavolta però il Palermo ha affrontato con il piglio giusto la partita. Inizio arrembante, subito a cercare di colpire e fare male senza aspettare gli eventi e reagire dopo essere passati in svantaggio. Avevamo domenica mattina invocato un po’ di concretezza e la squadra ha risposto con una prestazione sia di sciabola che di fioretto. Il fioretto rappresentato dal magnifico trio in attacco, che non ha pari per fraseggio e classe in serie A.
La spada dei centrocampisti, ma degli stessi Ilicic e Pastore che sono spesso tornati indietro in aiuto della difesa. Questa è una compagine adatta più ad offendere che a difendere, ma con i giusti accorgimenti e qualche ritocco nel mese di gennaio in difesa ed a centrocampo, può sicuramente dire la sua in questo campionato molto livellato. Qualche ombra c’è ancora, i centrali di difesa sono il punto debole, non per una questione di uomini, ma più di organizzazione. Inoltre i terzini sono uomini più propensi ad offendere che a difendere, anche se ad onor del vero ieri Cassani ha fatti un ottimo secondo tempo in questo senso. Un pò di preoccupazione destano i sintomi di affaticamento di uomini come Nocerino e Bacinovic. In questa squadra sono indispensabili, perché non hanno sostituti. Domenica ci attende una partita dal pronostico aperto, che se portata dalla parte dei colori rosanero, può aprire scenari da sogno calcistico. Non resta che aspettare e confidare nel “maestro” Rossi.
[Girolamno Renda –