Il tecnico del Palermo, Devis Mangia attraverso il Giornale di Sicilia, parla del collega ed amico Giuseppe Sannino e se secondo lui era all’altezza del Palermo: “Se lo sono io… Certo che lo era, stiamo parlando di un allenatore che sa quello che vuole, che fa giocare bene le sue squadre e che sa ottenere il massimo dai suoi giocatori. In cosa ci somigliamo? Nel carattere, tutte e due l’abbiamo forte”. Mangia analizza le analogie: “Sembriamo indiavolati in panchina? Diciamo che ci piace vivere la partita insieme alla squadra”. Mangia continua parlando del match di domenica: “Derby perché eravamo tutti e due al Varese? Si, sono pronto. Se un anno fa mi avessero detto che avrei affrontato Sannino in A e che il mio ds sarebbe stato Sogliano? Non lo so… Adesso dico che Sannino e Sogliano in serie A ci stanno alla grande ed era anche scontato che ci finissero, io non c’entro niente.
A Varese è stato fatto un grande lavoro e il merito è di Sogliano e Sannino. In tre anni hanno costruito un capolavoro e adesso hanno raccolto i risultati. La differenza l’hanno fatta la competenza e la voglia di arrivare, a Varese c’era fame”. Mangia conclude approva la teoria del collega Sannio: un allenatore diventa grande solo se lavora con un direttore sportivo all’altezza:
“Ha ragione tutta la vita. Io con Sogliano avevo già lavorato prima che arrivasse Sannino, lui è stato la fortuna di quel club (il Varese, ndr). Con uno come Sean (Sogliano, ndr) puoi pensare al tuo futuro con la massima tranquillità, al resto ci pensa lui”.
[Rosario Carraffa – Fonte: www.tuttopalermo.net]