Un Palermo irriconoscibile. Un Palermo che non riesce più a regalare gioie ai suoi sostenitori. E soprattutto un Palermo che ha raggiunto i minimi storici per quanto riguarda l’entusiasmo sugli spalti. Sembrano lontani anni luce i tempi in cui grandi campioni come Zauli, Toni, Amauri, Corini, Pastore, Cavani e tanti altri riuscivano a far riempire lo stadio, a far palpitare i cuori rosanero e creare un’atmosfera sportiva tra le più suggestive d’Italia.
Tra l’insoddisfazione generale la stagione si è (quasi) conclusa nell’anonimato e il mercato è praticamente alle porte, ma, come sembrerebbe, si prospetta ancora una volta ricco di perdite importanti, partendo da Emiliano Viviano (26), probabile futuro portiere dell’Inter, passando per Federico Balzaretti (30), accostato prima al PSG poi al Milan e ultimamamente anche alla Lazio, per Giulio MIgliaccio (30), considerato come sicuro partente, per Fabrizio Miccoli (32), che dopo anni di gioie regalate ai suoi tifosi è possibile che abbia bisogno di nuovi stimoli (forse provenienti dall’Oriente) e per il più recente Matias Silvestre (27) che è da pochissimo uscito allo scoperto annunciando la sua voglia di mettersi in mostra su palcoscenici più prestigiosi, e per concludere i corteggiatissimi Abel Hernández (21) e Josip Iličič (24), difficili da trattenere in caso di allettanti proposte.
E in entrata? Si cercano sempre giovani di ottime prospettive, abbiamo già acquistato Nicolas Benito Viola (22), in comproprietà dalla Reggina, e probabilmente Paulo Dybala (18) dell’Instituto Atlético Central Córdoba, anche se sul buon esito della trattativa aleggiano ancora più ombre che luci. Ma siamo sicuri che una piazza ambiziosa e calda come Palermo si possa “accontentare” quasi sempre di giovani dalle belle speranze? Sicuramente il profondo rinnovamento dirigenziale portato avanti dal presidente Maurizio Zamparini porterà i suoi frutti (magari aspettando il “miraggio” arabo), ma è altrettanto certo che il Palermo e Palermo hanno assoluto bisogno di ritrovare gli stimoli necessari e l’entusiasmo per affrontare una nuova stagione nettamente diversa, e per ricominciare a sognare come solo i palermitani sono capaci di fare.
[Roberto Restivo – Fonte: www.tuttopalermo.net]