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Palermo-Milan nel personale vocabolario di Massimiliano Allegri

P come Palermo e come Pato, I come Ibrahimovic ed S come Scudetto. La sfida del “Barbera” nelle parole di Massimiliano Allegri.

P come Palermo… “Il Milan non vince a Palermo da 6 anni. Il Palermo forse si sente più protetto a giocare in casa. Questa è una delle partite decisive del campionato. Hanno cambiato molti giocatori, ma la loro mentalità in casa è la stessa. Stiamo bene, è una partita nuova perché ci siamo ritrovati solo oggi. Tutti sanno l’importanza della partita, dobbiamo fare una bella gara e cercare di fare i tre punti. L’anno scorso in Coppa Italia non meritavamo di perdere. E’ una squadra che ha velocità e tecnica, a metà campo è una squadra organizzata, sarà difficile come tutte, ma domani sarà più impegnativa che altre. Non dobbiamo sottovalutare la partita perché a metà campo e davanti hanno tutti disponibili ed hanno scelte di qualità”.

S come Squadra… “Credo che quasi sicuramente giocherà Ambrosini che martedì non ci sarà. La squadra con la Juventus ha fatto una grande partita dove sono successi degli episodi che raramente accadono in una gara di calcio, ma la squadra è uscita sicuramente più forte dalle sfide con Arsenal e Juve. Ora bisogna concentrarsi su domani e non pensare più a sabato scorso, anche perché non si può cambiare il risultato”.

P come Pato… “È con qualità straordinarie che in questo finale di stagione poteva fare grandissime cose. Speriamo di averlo il prima possibile”.

D come Dalla… “Credo che sia stato uno degli artefici della musica italiana e credo abbia lasciato un grande vuoto in tutti gli italiani”.

S come Squalifiche… “Ai giocatori ho detto che gesti coma quello di Mexes vanno evitati perché non hanno senso e si crea danno alla squadra, soprattutto in questo momento con tutti gli infortunati che abbiamo. Però bisogna andare avanti sperando che in futuro non succeda”.

I come Ibrahimovic… “Ibra sta bene, è andato in nazionale e ha fatto una buona partita e sono contento che abbia scontato la squalifica”.

J come Juventus… “A me non ha dato fastidio nulla anche perché noi polemiche non ne abbiamo fatte ne prima ne dopo. Il teatrino l’hanno montato e smontato loro. Buffon è stato coerente nel dire quello che pensava e che rifarebbe e come ho detto prima, a volte, anzi spesso, è meglio non parlare”.

S come Scudetto… “Mancano ancora tante partite, ma durante il torneo ci sono gare più decisive di altre e credo che questa sfida abbia una valenza importante sul campionato. Domani restare in testa alla classifica sarebbe un fatto molto importante”.

[Redazione Il Vero Milanista – Fonte: www.ilveromilanista.it]

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