Josè Maria Callejòn con due doppiette consecutive si è preso sulle spalle il Napoli. Lo spagnolo in questa stagione pare aver ritrovato la vena realizzativa perduta. Quattro gol in tre match, per un attaccante che, in tutta la scorsa stagione ne mise a segno 7, sono un bottino di tutto rispetto.
Callejòn sembra vivere un’altra vita. Più propositivo sotto porta, ma, soprattutto, più freddo. Il suo contributo si sta rivelando determinante in questo inizio di stagione. Lo spagnolo fa sempre un gran lavoro in copertura, ma non si perde al momento del dunque, come lo scorso anno. Occhio però: anche due anni fa partì a razzo (10 reti da settembre a dicembre) e poi si fermò bruscamente (2 reti da gennaio a giugno). E’ chiaro che la continuità non è mai stato il suo forte.
E’ questo il grande dilemma. L’impressione è che Milik sia più propenso a tornare di Higuaìn e questo fa sì che Callejòn debba spremersi di meno in fase di ripiegamento. Per questo è più lucido sotto porta. Quindi il consiglio è di giocarsi questa carte. Senza Higuaìn, la squadra è destinata ad una distribuzione più equa dei gol. Callejòn quest’anno può arrivare a segnare 12-14 gol.
Il Palermo ha mostrato le lacune note. Non si poteva pretendere molto da De Zerbi con così pochi giorni di lavoro. L’idea del 4-3-3 e il lancio del duo Sallai-Embalo potrebbe rivelarsi interessante. Diamanti, però, da “falso nove” è inguardabile. L’impressione è che l’ex Bologna, con il nuovo tecnico, non avrà vita facile. Flop in avvicinamente per chi ci ha puntato.
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