Palermo-Parma 1-3: tris ai rosanero e decimo posto centrato

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Il Parma chiude il suo campionato al decimo posto solitario in classifica dietro le cosiddette grandi della Serie A, alla consolidata Udinese e alla sorpresa Catania, mostrando tutti i propri contenuti, quelli di un progetto che non è fasullo, bensì autentico. Nella vittoria per 3 a 1 Palermo, maturata già al termine del primo tempo, c’è tutta la sostanza di quanto il club crociato stia costruendo.

Cominciando dal portiere Antonio Mirante, che, prima del vantaggio, ha salvato la nostra porta con interventi pregevoli in diverse occasioni, dimostrando di meritare quella convocazione in Nazionale che, in settimana, purtroppo, gli è stata negata, e dal suo promettente giovane sostituto Pavol Bajza, entrato al 42′ dopo un infortunio dello stratosferico titolare. Proseguendo con l’instancabile Massimo Gobbi e Jaime Valdes, che hanno sfoderato dal cilindro del proprio repertorio tecnico spettacolari colpi balistici in grado di annientare. Il terzino sinistro, al 38’, con una volèe mancina dai trenta metri e pallone all’incrocio, un gran tiro al volo sugli sviluppi di un calcio di punizione del cileno.

Il regista, al 41’, al termine di un letale contropiede da lui dettato, ricevendo da Ishak Belfodil. La sua azione è stata classe pura. Controllo in area, tiro di sinistro dopo aver fintato e parabola a giro che si è insaccata in rete. Concludendo proprio con la punta franco-algerina, che, sempre su una ripartenza, al 46’, ha scaricato dal limite dell’area la sua falcata con un destro preciso.

É stato il significativo sigillo apposto all’ultima gara del torneo, perfetto paradigma dell’intera stagione, che ha attestato una realtà di provincia come il Parma tra le prime dieci squadre del calcio italiano. In grado di proporre, affiancati da giocatori d’esperienza, giovani come Belfodil, Nicola Sansone, appena convocato con l’Italia Under 21, Alvaro Ampuero, anche stasera sicurezza del nostro centrocampo, senza dimenticarci di Alberto Cerri, diciassettenne parmense, prodotto del nostro vivaio,vice campione d’Europa con l’Italia Under 17 di cui è capitano.

Dimostrando come, nell’anno del Centenario, si possa vivere di piacevoli ricordi guardando con ottimismo e concrete proposte al futuro. La stagione del calcio giocato finisce, ma la passione continua, come sempre, soprattutto quest’anno, 2013, con la ricorrenza secolare. Tutti insieme, nel nome di Parma, dei colori gialloblu e dello scudo bianco con croce nera.

[Sito Ufficiale Fc Parma – Fonte: www.fcparma.com]