Palermo, qual è lo spirito prima dell’inizio del campionato?

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Innanzi tutto prendiamo in conto l’arrivo di Stefano Pioli al posto di Delio Rossi, il tecnico riminese ha battuto tutti i record a Palermo e con il suo bel gioco spumeggiante ha lasciato il segno nei cuori rosanero, il tecnico parmense con un gioco più difensivo voluto da Zamparini deve ancora dimostrare tutto anche se le sue qualità sono note. Sempre in ambito dirigenziale c’è poi l’arrivo di Sean Sogliano al posto di Walter Sabatini, il nuovo ds è un uomo importante nello scacchiere della squadra palermitana, sopratutto per saldare lo spogliatoio e con un compito importante prima di tutto sfoltire la rosa, cosa veramente difficile se non ardua, dove Sabatini ha fallito. Onestamente dobbiamo dire che Pioli non ha cominciato molto bene nella squadra sicula, da prendere anche in conto che Zamparini l’ha accontentato con l’acquisto di Mantovani e forse Sorrentino, cosa che non ha fatto con Rossi quando gli aveva chiesto dei rinforzi. Con l’eliminazione dall’Europa Ligue (prima ancora di cominciare, nuovo record in negativo per il Palermo), unica squadra italiana ad essere eliminata al primo turno.

Il suo modulo su una difesa a 3 voluta da Zamparini, non è stato ancora assimilato, tanto da far pensare al tecnico ad un ritorno a una difesa a 4, e ha acconsetito alla partenza di Pastore e Sirigu. Se effettivamente si puo’ capire la cessione del ‘Flaco’ visto i soldi messi sul tavolo, un po’ meno comprensibile è la vendita del giovane portiere, solo 24 anni, nazionale per una somma definiamola ridicola, tranne che come riportato da tuttopalermo.net, faceva parte della trattativa Pastore. Con i soldi ricavati si è sanato il bilancio (ma il Palermo non era in regola con le nuove norme?ndr), cosa giustissima, pero’ adesso si debbono rimpiazzare i partenti, se per Sirigu sarà cosa fatta a presto con Sorrentino o Raphael Barbosa  (21), più difficile sarà sostituire ‘El Flaco’, si è pensato ad una soluzione interna con Ilicic, ma fallita dopo la modesta prova con il Thun e a Zahavi soltanto pero’ belle promesse per lui. L’ideale resta un centrocampista dai piedi buoni e esperto per fare girare il centrocampo e dettare i ritmi ma Zamparini ha detto che siamo a posto cosi’ (ultimamente forse ha cambiato idea).

Il reparto più sicuro è la difesa dove abbiamo peccato l’anno scorso che con gli innesti di Cetto, Mantovani e Silvestre dà adesso più sicurezza di prima, pero’ si è complicata la situazione di Balzaretti e Cassani, il primo un campionato straordinario tale da portarlo in nazionale da Prandelli, il secondo ombre e luce, due ali che spingono molto e che diventano attaccanti aggiunti, portando scompiglio nelle aree avversarie, la difesa a ‘3’ pero’ porta loro pregiudizio e i test effettuati non hanno reso, per averli al massimo ci vuole una difesa a ‘4’ con un gioco d’attacco come quello praticato da Delio Rossi. L’attacco è il reparto più completo, attenzione a Pinilla grandissimo ma fragilino, una prima punta di peso sarebbe benvenuta nel caso che…,  Amauri è il sogno irraggiungibile che farebbe felice i tifosi a lui tanto attaccati, e forse esplodere gli abbonamenti. C’è tempo per porre rimedio alle lacune, Zamparini permettendo. Un Palermo dunque che ne esce ridimensionato con una difesa, si rafforzata, ma un centrocampo senza cervello e classe. Un campionato dunque che si prevede più difficile e incerto degli altri anni per la squadra rosanero. Non lasciamoci prendere pero’ dal defetismo, l’avvenire a volte ci dà delle liete sorprese.

[Luigi Avanzati – Fonte: www.tuttopalermo.net]