Spente le luci dei riflettori, dopo la bellissima serata di Roma, una doverosa riflessione va sul nostro capitano Fabrizio Miccoli ed alle sue lacrime sincere e vere davanti agli occhi di tutti i tifosi rosanero presenti all’olimpico ed alla tv. Per lui la finale di Coppa Italia quasi sicuramente è stata l’ultima partita in maglio rosanero e di certo Fabrizio avrebbe voluto chiuderla in modo diverso magari da vero protagonista, ma purtroppo il calcio è davvero strano, e così si è trovato troppo velocemente rilegato a ruolo di seconda/terza scelta.
La storia di Miccoli in rosanero è quello di un calciatore, ma prima di tutto di grande uomo, che resterà negli almanacchi di questa società non solo perché è il primo marcatore di tutti di tempi del Palermo ma perché certi colpi, certe emozioni solo fuoriclasse del calibro di Miccoli riescono a regalare ai tifosi. Miccoli ha contribuito alla crescita di questo gruppo ed ai suoi giovani, ed ogni anno ha regalato belle immagini: dai goal realizzati nei derby contro Catania, alla memorabile partita l’anno passato contro la Samp spareggio di Champions con quel rigore realizzato pur zoppo e quest’anno, non per minore importanza, i suoi goal nella stagione appena conclusa che ci hanno permesso di disputare una finale di Coppa Italia contro l’Inter e dimostrare agli occhi di tutti gli sportivi italiani cosa significa essere tifoso del Palermo e portare 40.000 tifosi in tinte rosanero in una città che non è la nostra senza disordini e violenza.
Chissà come sarebbe andata con Miccoli in campo dal primo minuto in questa finale? Certo con i se e con i ma non si va da nessuna parte, ma il capitano rosanero forse, non meritava così velocemente d’essere messo da parte. Bisognava dare l’opportunità a questo “piccolo” grande uomo di mantenere la promessa fatta al popolo rosanero: “Vi regalerò un trofeo da mettere in bacheca”. Lui di certo c’è l’avrebbe messa tutta, combattendo come un gladiatore per tutti i novanta minuti, perché Fabrizio Miccoli è l’uomo che l’anno passato davanti a tutti i giornalisti facendo una scelta di cuore ha “strappato” un contratto su cui bastava apporre la sua firma e la società inglese del Birmigham gli avrebbe garantito la pensione. Adesso Fabrizio come hai sempre fatto segui il tuo cuore la tua Lecce ti attende, ma ricorda che per i palermitani sarai sempre il capitano di tanti successi e battaglie vinte sul campo
[Salvatore Cannonito – Fonte: www.tuttopalermo.net]