Palermo, vittoria figlia della maturità. Ma serve una prima punta ed un centrocampista col fiuto del goal

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Il goal su punizione di Cesare Bovo ha sancito, nel tabellino, quella supremazia che il Palermo ha avuto sul campo per tutto il corso della gara. Ciò non di meno non possiamo esimerci dal constatare alcune criticità che, a dire il vero, già in passato avevamo evidenziato. Iniziamo col notare, per l’ennesima volta, come l’attacco tutto fantasia del Palermo, Pastore – Miccoli – Ilicic, risulti formidabile solamente quando si gioca contro squadre dall’indole offensiva, che attaccando lasciano molti spazi per le ripartenze. Contro le cosiddette piccole, ben organizzate in difesa, il tridente rosanero perde decisamente d’efficacia. La richiesta di Delio Rossi di avere un’altra prima punta viene legittimata da ciò che accade in campo: il Palermo crea tanto (i 19 calci d’angolo battuti oggi vogliono dire qualcosa), ma senza un attaccante che funga da punto di riferimento ha seri problemi a concretizzare il proprio gioco.

Inoltre, in un nostro articolo di tempo fa, avevamo fatto notare l’esiguo contributo realizzativo dei centrocampisti rosanero. Attenzione non vogliamo assolutamente mettere in dubbio il valore di atleti del calibro di Giulio Migliaccio o di Antonio Nocerino, vogliamo solamente sottolineare come, in gare contro squadre che si chiudono in difesa come è accaduto oggi, sarebbe molto utile disporre di un centrocampista con un buon fiuto del goal. La gara odierna ha testimoniato come, nonostante un vero e proprio dominio sulla trequarti e le conseguenti occasioni di tiro da fuori area, il Palermo abbia le proprie bocche di fuoco solamente negli attaccanti.

[Giuseppe Nigliaccio – Fonte: www.tuttopalermo.net]