Palermo, Zamparini il “giocattolo” si è rotto da tempo…

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C’è poco da fare il “giocattolo” di Zamparini si è rotto tra le mani del suo presidente, inutile rincorrere all'”artigiano” costruttore del gioiellino che fu Delio Rossi.

Ormai riparare l’inreparabile è qualcosa nemmeno il ritorno del tecnico riminese è riuscito a fare. Fragile e vulnerabile oggi contro il Cesena, la squadra ha sempre dato la sensazione d’essere a compartimenti stagno e che ormai ogni giocatore pensa al personale e non al collettivo della squadra. Troppi partiti in campo e sopratutto ormai giocatori che pensano all’anno prossimo sapendo che hanno fatto il loro tempo a Palermo e/o non hanno intenzione di proseguire l’avventura in maglia rosanero. Peccato che questo bel collettivo, che nelle mani di Rossi ci ha dato molte soddisfazioni durante l’anno, sia stato messo Ko proprio dal proprio presidente prima con l’addio del DS Sabatini e poi con il mancato “dialogo” con il tecnico Rossi di cui poi è stato capace di richiamare per rimediare a cosa?

In attesa di una semifinale di Coppa Italia, a cui il Palermo rivolge i suoi ultimi sforzi e speranze di una stagione deludente, ci sarà da riprogrammare e ripartire da zero con un allenatore e giocatori nuovi ed un progetto che ovviamente dovrà volare di basse ambizioni. Quest’anno si è toccato il fondo ed il feeling tra Zamparini ed il popolo palermitano si è rotto, forse per questo il presidente ha fatto marcia indietro sulle sue decisioni più forti: richiamando un Delio Rossi ed ammettendo che la mancanza di un ds abbia provocato quella rottura tra allenatore, presidente e giocatori che ha portato a sconfitte inaspettate. E’ davvero un peccato che una società sana come Palermo non possa far sognare i propri tifosi come sta facendo De Laurents con il Napoli, ci viene naturale chiederci perchè?

[Salvatore Cannonito – Fonte: www.tuttopalermo.net]