MAURIZIO ZAMPARINI: “In questi dieci anni ho dato tanto lavoro alla stampa con molte prime pagine. Con Sannino e Perinetti voglio cambiare la mia immagine. Questa è una scelta ponderata, sono tranquillo per il loro lavoro. Perinetti l’ho rincorso per anni e finalmente l’ho trovato. Ho scelto Sannino per la sua storia, l’aspetto tecnico e per il campionato strepitoso che ha fatto col Siena. L’anno scorso la squadra bianconera aveva un grande entusiamo, ha fatto grandi risultati e questi non vengono mai per caso. A Sannino ho chiesto di creare una squadra unita e compatta. L’anno scorso non lo eravamo e se siamo salvi è grazie a qualche singolo. Io ringrazio Luca Cattani, ma con l’arrivo di Perinetti si colma un vuoto: non farà mai tutto autonomamente, ci sarà sempre un confronto con me, ma è il mio collaboratore numero uno. Lui già lavora al 100%, dando equilibrio alla società e operando in campo di mercato. Stiamo operando a livelli societari per creare una squadra forte, come sta accadendo per l’organizzazione del centro sportivo. Ho già parlato col sindaco Orlando che ci aiuterà dal punto di vista burocratico. Per quanto riguarda Miccoli, l’ho incontrato e mi ha detto che vuole rimanere a Palermo. Abbiamo deciso di aggiornare la situazione fra dieci giorni, ma la sua volontà è quello di giocare ancora in rosanero. E’ attaccato alla famiglia e non vuole sradicarsi dalla città. Mercato? Cercheremo di migliorarci ma è un periodo senza tanti soldi. Cercheremo qualche occasione quando capita”.
GIORGIO PERINETTI: “Per me Palermo rappresenta qualcosa di molto importante. Ho un legame grande con tante esperienze umane di grande rilievo. Sono qui per lavorare, per ripagare la fiducia del Presidente e le aspettative della tifoseria. Si viene da un’annata non fortunata, ma c’è una società strutturata che vuole dare continuità al progetto, programmando per il futuro. La squadra ha giocatori di livello e si deve ripartire da questo. Si deve puntare sulle motivazioni, sul carattere di ognuno. Prima di cambiare bisogna vedere quali sono le nostre ambizioni. Cambiando mentalità, si possono fare grandi cose. Dobbiamo parlare con il Noi e non con l’Io. Il nostro obiettivo è quello di vedere un ‘Renzo Barbera’ in festa, facendo venire la gente allo stadio e facendola gioire. Zamparini ha cercato sempre di dare il meglio, ma ci sono alcune scelte fortunate e altre no. Il presidente opera con passione e cuore, giustamente tenendo conto degli aspetti imprenditoriali. Sannino è una persona diretta che vive il calcio con passione. Dobbiamo avere il giusto spirito, lavorando bene, facendo tornare l’entusiasmo, nonostante il periodo di crisi che il nostro calcio vive. Sono questi i nostri obiettivi. Per riaccendere l’entusiasmo dobbiamo trovare la giusta sinergia, non sovraccaricare i giocatori, avendo professionisti sia nei diritti che nei doveri. Dobbiamo avere un’impostazione morale capace di coinvolgere sia la squadra che la società che la tifoseria, trovando le cose più funzionali per il progetto Palermo. Sono convinto che possiamo farcela. Mercato? Dobbiamo fare scouting, trovando i giocatori che diventeranno importanti. Ovviamente il Palermo deve operare con lungimiranza, individuando coloro che possono essere decisivi nel futuro”.
GIUSEPPE SANNINO: “Il mio obiettivo è lavorare sodo, parlare poco e fare tanto lavoro sul campo. Cercherò di dare alla squadra la giusta fame, i giusti equilibri, dando entusiasmo. Per i traguardi mi confronterò più avanti col Presidente. Sono stato sempre convinto di venire a Palermo. La strada era già tracciata già da quando ci siamo visti. Abbiamo avuto un incontro lo scorso anno, ma poi il Presidente ha scelto giustamente Pioli. Io sono fatalista e ho sempre pensato che un giorno le nostre strade si sarebbero incrociate. Sono contento che arrivo dopo un anno di Siena dove ho avuto modo di crescere. Siena è stata un’officina. Arrivo a Palermo, una città che ha certe esigenze. Per la prima volta sono in una piazza così calda che mi porta ad avere grandi onori e molti oneri. Sono venuto a Palermo con entusiasmo, felice di avere una grande opportunità, ringraziando Perinetti e Zamparini. La squadra dovrà giocare con una certa fisionomia, sapendo cosa fare in campo. I moduli lasciano il tempo quello che trovano. Sul mercato abbiamo preso Brienza. E’ un giocatore importante, umile, bravo dal punto di vista tattico, e vi darà grandi soddisfazioni. Guidolin ha detto che Brienza è il 10 più sottovalutato d’Italia. L’importante è migliorarsi. Dal punto vista tattico, credo che fase offensiva e difensiva vengono svolte da tutti i giocatori, non solamente da quelli di ruolo. Il campo di calcio non è fatto solamente da orticelli. I giocatori devono avere il giusto atteggiamento per ricoprire universalmente il campo. Conta la disponibilità, non il numero di maglia che si porta sulle spalle. Dobbiamo trovare l’equilibrio nella costruzione della squadra. Cerco giocatori duttili per poi trovare l’indirizzo affinché diano in campo il meglio. Ai tifosi chiedo di scoprire il Sannino uomo sia fuori che dentro il campo. Ho potuto far vedere di me solo quello che ho dato nel campo. Cercherò di far scoprire all’ambiente rosanero ciò che so fare”.
LEOLUCA ORLANDO: “Una società grande come il Palermo ha il diritto di avere uno stadio di proprietà. Assumerò l’impegno, così come la mia amministrazione comunale, di agevolare la realizzazione dello stadio nel rispetto anche degli altri sport. Lo faremo insieme alla Società nei modi, nei tempi e nelle forme più corrette”.
[Alessandro Buttitta – Fonte: www.tuttopalermo.net]
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