La situazione del club pugliese e davvero complicata, questa sera affronterà la squadra che ha fatto più punti di tutti in trasferta. Il tecnico toscano conosce bene i meccanismi che possono portare alla salvezza:” Il Lecce dovrà iniziare a fare risultati per avvicinarsi ai 20 punti che servono per rimanere in gioco per la salvezza, ma la partita di domani non penso che sia quella più adatta per fare punti. Mi dispiace dirlo ma il Lecce difficilmente si potrà risollevare da questa brutta situazione, è una questione di spessore di rosa più che di direzione tecnica”.Le sue esperienze a Roma(2005) e Lecce (2006-08) hanno segnato la sua carriera da allenatore: sei mesi alla Lazio e un anno e mezzo a Lecce hanno lasciato ottimi ricordi. Due progetti profondamente diversi come ammette lui stesso :”C’erano due programmi diversi: a Lecce c’era l’obiettivo di arrivare in Serie A e ci riuscii in un anno e mezzo, a Roma c’erano delle situazioni societarie difficili da sbrogliare, ma appena arrivato la vittoria nel derby e con la Fiorentina ci riportarono in salvo. E’ stato uno dei periodi più bassi della storia della Lazio”.
LEDE E MATU INSIEME – La Lazio di oggi è una squadra ben diversa da quella del 2005. La rosa che il suo amico Reja ha a disposizione è nettamente superiore a quella che ha allenato nella sua avventura romana. Papadopulo segue ancora da vicino le vicende della sua ex-squadra e parla di come avrebbe gestito il gruppo biancoceleste se fosse stato ancora alla guida della Lazio:”Io credo che avendo la possibilità di utilizzare due attaccanti e un trequartista continuerei su questa scia perché penso che la squadra sia tagliata per questo modulo tattico che esalta per le caratteristiche dei giocatori”. Forse però c’è qualcosa che cambierebbe:”Mi dispiace non poter vedere in campo insieme Matuzalem e Ledesma perchè in quel modulo non è possibile ma ci sarebbe sempre la scappatoia del 4-2-3-1 che permetterebbe ai due mediani di giocare in coppia”. L’alternativa con i tre trequartisti che spesso Reja ha utilizzato in Europa League e ad inizio campionato. Il modulo prospettato da Papadopulo però comporterebbe il decentramento di Cisse sulla fascia. Il francese ha dimostrato di non integrarsi al meglio nel gioco biancoceleste quando è stato schierato al lato destro dell’unica punta. Per l’ex-tecnico di Lazio e Lecce una soluzione ci sarebbe:” Cisse è un giocatore che è difficile da indottrinare, va lasciato libero da dettami tattici troppo rigidi. E’ un giocatore da utilizzare dalla trequarti campo in su libero di muoversi nella zona offensiva del campo. Senza vincoli”.
CONTENTO PER ROCCHI – Questa sera scenderà in campo dal primo minuto una sua vecchia conoscenza. Capitan Tommaso Rocchi ha conquistato il posto a suon di gol e questo non può che rendere felice Papadopulo, suo ex-allenatore e grande estimatore:” Mi fa molto piacere per Tommaso che sia ritornato titolare. Mi faceva male saperlo spesso in panchina. E’ un grande giocatore ma soprattutto un’ottima persona. Farà bene”.
KLOSE SI KLOSE NO – Accanto al bomber veneto potrebbe non esserci Miro Klose. Reja, infatti, potrebbe decidere di non schierarlo dal primo minuto contro il Lecce risparmiandolo per la gara con lo Sporting Lisbona che la sua squadra affronterà mercoledì. Papadopulo si comporterebbe allo stesso modo:”Klose me lo terrei buono per la gara di Europa. Con tutto il rispetto del Lecce, che non è ancora riuscito a vincere una partita in casa, penso che Reja possa risparmiarlo in vista di una gara importante come quella come lo Sporting Lisbona”.
LAZIO NEL CUORE – Un ultimo pensiero è dedicato a tutti i tifosi della Lazio, la squadra che è rimasta nel suo cuore:” Vorrei fare un in becco all’aquila a tutti i tifosi della Lazio. Li ricordo con grande affetto e mi considero uno di loro. Forza Lazio!”
[Alessandro De Dilectis – Fonte: www.lalaziosiamonoi.it]
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