Quarta sconfitta consecutiva, terza nelle ultime quattro trasferte con quattro reti subite sul groppone (in totale dodici), a fronte di sole cinque segnate e di cui tre segnate dal solo Sau. La disfatta del Tardini, l’ennesima di questo preoccupante dicembre, lascia ben più di un pesante interrogativo sulle sorti del Cagliari: la classifica parla di due punti di margine sul terzultimo posto, ma solo grazie ai 6 punti di penalizzazione inflitti al Siena ad inizio anno. La posizione di Pulga e Lopez si fa sempre più scottante: la crisi tecnica è evidente, nemmeno le scelte coraggiose (o folli?) di oggi, con Murru e Dessena in campo per Avelar e Nainggolan, hanno raggiunto lo scopo di scuotere il gruppo rossoblù. I problemi dell’attacco sono ormai cosa nota, dove il solo Sau sembra poter mettere in vera difficoltà i difensori avversari, mentre il resto della batteria offensiva vive un periodo di appannamento totale.
Come se tutto ciò non fosse sufficiente, oggi si è aggiunta una prestazione davvero sciagurata da parte dell’arbitro Ostinelli di Como: una direzione schizofrenica la sua, con picchi di severità assoluta alternati a gestioni più inglesi della Regina Elisabetta II. Casualmente, poi, a farne le spese sono stati quasi sempre i rossoblù: un rigore netto non concesso (mano di Santacroce sul tiro di Ribeiro), la mancata doppia ammonizione di Parolo al 23′, sul risultato di 1-1, che avrebbe certamente cambiato la storia della gara. Ciliegina sulla torta, infine, la mancanza di notizie certe relativamente a Cagliari-Juventus di venerdì sera, con lo spauracchio Trieste pronto ad aleggiare nuovamente su Is Arenas e dintorni.
LA CRONACA – Come anticipato, Pulga e Lopez scelgono di lasciare in panchina il duo Avelar-Nainggolan dando fiducia a Dessena e al neo 18enne Murru, nuovamente titolare in campionato dopo l’esordio a Firenze. Peccato che il regalo di Ostinelli per il baby rossoblù non sia dei migliori: pronti-via e il fischietto lombardo lo ammonisce per una trattenuta ai danni di Biabiany. Decisione fiscale ma in linea con il regolamento: tutto lascerebbe ipotizzare una gestione severa della gara da parte di Ostinelli, ma non sarà così. Il primo quarto d’ora è tutto dei padroni di casa, che arrivano al tiro senza troppa difficoltà, trovando però l’attenta guardia di Agazzi. Al 19′ i rossoblù passano in vantaggio, quasi inaspettatamente: bel taglio verticale di Nenè per Sau, partito in posizione regolare, che batte Pavarini in uscita con un perfetto pallonetto. Sembrerebbe la rete della svolta, in linea con i dettami di Pulga in conferenza stampa, che ieri aveva chiesto cinismo e concretezza ai suoi. Peccato però che neanche un minuto più tardi Belfodil sfrutti a dovere il bel cross di esterno di Valdes, in anticipo secco su Ariaudo e spedendo di testa il pallone alle spalle di Agazzi. Tra il 21′ e il 23′ si decide, in negativo, la gara del Cagliari. Prima è Astori, sugli sviluppi di un corner, a sfiorare il raddoppio con un bel colpo di tacco esterno che mette in grossa difficoltà la difesa parmense. Due minuti più tardi Parolo, già ammonito al 14′, stende da dietro Cossu: a rigor di logica sarebbe secondo giallo ed espulsione, ma Ostinelli dimostra di essere in ritardo con le lezioni di matematica e grazia l’ex obiettivo di mercato rossoblù. Da qui in avanti i rossoblù spariscono dal campo, lasciando metri e il pallino del gioco ai padroni di casa.
Fin dall’inizio della ripresa i gialloblù di Donadoni aumentano la pressione per trovare il gol del 2-1, sfruttando in particolare la velocità e l’intraprendenza dei vari Belfodil, Sansone e Biabiany. Proprio l’ex Inter, al 54′, va a segno capitalizzando un bruciante contropiede costruito dai suoi: l’algerino Belfodil prova a superare Agazzi con un bel pallonetto incrociato, il quale riesce a deviare la palla sul palo ma non a trattenerla, lasciandola sui piedi del solissimo Biabiany che non ha alcuna difficoltà a mettere dentro. Lo svantaggio stordisce gli ospiti: al 56′ Conti trattiene lo scatenato esterno francese, guadagnandosi il giallo che gli farà saltare la gara di venerdì sera contro la Juventus, mentre un minuto dopo Pulga inserisce Nainggolan al posto di Cossu. Proprio il belga-indonesiano, seppur non nel suo ruolo, prova a scuotere i suoi, andando vicinissimo al pareggio al 63′ con un bolide al volo dal limite dell’area, su cui Pavarini si rifugia in angolo. Ma sugli sviluppi del corner arriva il colpo del ko: contropiede fulminante del Parma, palla in area a Parolo che cade a contatto con Agazzi. Ostinelli non ha dubbi (beato lui) e concede il rigore ai padroni di casa, prontamente trasformato dal cileno Valdes. Sul 3-1 la gara ha ben poco da raccontare: Pulga inserisce Ribeiro e Ibarbo per Dessena e Nenè, per l’ennesima volta senza ottenere alcun risultato apprezzabile. Ostinelli ci mette ancora del suo, negando un rigore solare al Cagliari per il tocco di mano di Santacroce sul tracciante di Ribeiro e invertendo spesso i calci di punizione, per una prestazione degna del miglior “Rocky Horror Picture Show”.
Non è però finita l’agonia dei tifosi cagliaritani, che all’85’ devono buttare giù anche il boccone amaro del 4-1, firmato ancora dall’indemoniato Belfodil: palo di Parolo con una botta da 25 metri, con l’algerino che controlla la respinta, scherza Ariaudo e di interno destro la mette nell’angolo lontano. Il triplice fischio di Ostinelli – una delle poche cose sensate della sua serata – pone fine all’ennesimo incubo da trasferta vissuto in casa Cagliari. Ora la crisi, tecnica e di risultati, è un dato di fatto: inutile nascondersi ulteriormente. Sta mancando il contributo decisivo di alcuni calciatori: Pinilla, Cossu, Astori e Agazzi in primis, in pratica la spina dorsale di questa squadra. Sau e Nainggolan non potranno portare la croce da soli ancora a lungo: urgono, ormai lo diciamo da più di un mese, delle migliorie in tutti i reparti. Il mercato di gennaio si avvicina sempre più velocemente: non si compia l’errore di non porre rimedio, sarebbe davvero pericoloso.
[Francesco Aresu – Fonte: www.tuttocagliari.net]
Quarta sconfitta consecutiva, terza nelle ultime quattro trasferte con quattro reti subite sul groppone (in totale dodici), a fronte di sole cinque segnate e di cui tre segnate dal solo Sau. La disfatta del Tardini, l’ennesima di questo preoccupante dicembre, lascia ben più di un pesante interrogativo sulle sorti del Cagliari: la classifica parla di due punti di margine sul terzultimo posto, ma solo grazie ai 6 punti di penalizzazione inflitti al Siena ad inizio anno. La posizione di Pulga e Lopez si fa sempre più scottante: la crisi tecnica è evidente, nemmeno le scelte coraggiose (o folli?) di oggi, con Murru e Dessena in campo per Avelar e Nainggolan, hanno raggiunto lo scopo di scuotere il gruppo rossoblù. I problemi dell’attacco sono ormai cosa nota, dove il solo Sau sembra poter mettere in vera difficoltà i difensori avversari, mentre il resto della batteria offensiva vive un periodo di appannamento totale. Come se tutto ciò non fosse sufficiente, oggi si è aggiunta una prestazione davvero sciagurata da parte dell’arbitro Ostinelli di Como: una direzione schizofrenica la sua, con picchi di severità assoluta alternati a gestioni più inglesi della Regina Elisabetta II. Casualmente, poi, a farne le spese sono stati quasi sempre i rossoblù: un rigore netto non concesso (mano di Santacroce sul tiro di Ribeiro), la mancata doppia ammonizione di Parolo al 23′, sul risultato di 1-1, che avrebbe certamente cambiato la storia della gara. Ciliegina sulla torta, infine, la mancanza di notizie certe relativamente a Cagliari-Juventus di venerdì sera, con lo spauracchio Trieste pronto ad aleggiare nuovamente su Is Arenas e dintorni.
LA CRONACA – Come anticipato, Pulga e Lopez scelgono di lasciare in panchina il duo Avelar-Nainggolan dando fiducia a Dessena e al neo 18enne Murru, nuovamente titolare in campionato dopo l’esordio a Firenze. Peccato che il regalo di Ostinelli per il baby rossoblù non sia dei migliori: pronti-via e il fischietto lombardo lo ammonisce per una trattenuta ai danni di Biabiany. Decisione fiscale ma in linea con il regolamento: tutto lascerebbe ipotizzare una gestione severa della gara da parte di Ostinelli, ma non sarà così. Il primo quarto d’ora è tutto dei padroni di casa, che arrivano al tiro senza troppa difficoltà, trovando però l’attenta guardia di Agazzi. Al 19′ i rossoblù passano in vantaggio, quasi inaspettatamente: bel taglio verticale di Nenè per Sau, partito in posizione regolare, che batte Pavarini in uscita con un perfetto pallonetto. Sembrerebbe la rete della svolta, in linea con i dettami di Pulga in conferenza stampa, che ieri aveva chiesto cinismo e concretezza ai suoi. Peccato però che neanche un minuto più tardi Belfodil sfrutti a dovere il bel cross di esterno di Valdes, in anticipo secco su Ariaudo e spedendo di testa il pallone alle spalle di Agazzi. Tra il 21′ e il 23′ si decide, in negativo, la gara del Cagliari. Prima è Astori, sugli sviluppi di un corner, a sfiorare il raddoppio con un bel colpo di tacco esterno che mette in grossa difficoltà la difesa parmense. Due minuti più tardi Parolo, già ammonito al 14′, stende da dietro Cossu: a rigor di logica sarebbe secondo giallo ed espulsione, ma Ostinelli dimostra di essere in ritardo con le lezioni di matematica e grazia l’ex obiettivo di mercato rossoblù. Da qui in avanti i rossoblù spariscono dal campo, lasciando metri e il pallino del gioco ai padroni di casa.
Fin dall’inizio della ripresa i gialloblù di Donadoni aumentano la pressione per trovare il gol del 2-1, sfruttando in particolare la velocità e l’intraprendenza dei vari Belfodil, Sansone e Biabiany. Proprio l’ex Inter, al 54′, va a segno capitalizzando un bruciante contropiede costruito dai suoi: l’algerino Belfodil prova a superare Agazzi con un bel pallonetto incrociato, il quale riesce a deviare la palla sul palo ma non a trattenerla, lasciandola sui piedi del solissimo Biabiany che non ha alcuna difficoltà a mettere dentro. Lo svantaggio stordisce gli ospiti: al 56′ Conti trattiene lo scatenato esterno francese, guadagnandosi il giallo che gli farà saltare la gara di venerdì sera contro la Juventus, mentre un minuto dopo Pulga inserisce Nainggolan al posto di Cossu. Proprio il belga-indonesiano, seppur non nel suo ruolo, prova a scuotere i suoi, andando vicinissimo al pareggio al 63′ con un bolide al volo dal limite dell’area, su cui Pavarini si rifugia in angolo. Ma sugli sviluppi del corner arriva il colpo del ko: contropiede fulminante del Parma, palla in area a Parolo che cade a contatto con Agazzi. Ostinelli non ha dubbi (beato lui) e concede il rigore ai padroni di casa, prontamente trasformato dal cileno Valdes. Sul 3-1 la gara ha ben poco da raccontare: Pulga inserisce Ribeiro e Ibarbo per Dessena e Nenè, per l’ennesima volta senza ottenere alcun risultato apprezzabile. Ostinelli ci mette ancora del suo, negando un rigore solare al Cagliari per il tocco di mano di Santacroce sul tracciante di Ribeiro e invertendo spesso i calci di punizione, per una prestazione degna del miglior “Rocky Horror Picture Show”. Non è però finita l’agonia dei tifosi cagliaritani, che all’85’ devono buttare giù anche il boccone amaro del 4-1, firmato ancora dall’indemoniato Belfodil: palo di Parolo con una botta da 25 metri, con l’algerino che controlla la respinta, scherza Ariaudo e di interno destro la mette nell’angolo lontano. Il triplice fischio di Ostinelli – una delle poche cose sensate della sua serata – pone fine all’ennesimo incubo da trasferta vissuto in casa Cagliari. Ora la crisi, tecnica e di risultati, è un dato di fatto: inutile nascondersi ulteriormente. Sta mancando il contributo decisivo di alcuni calciatori: Pinilla, Cossu, Astori e Agazzi in primis, in pratica la spina dorsale di questa squadra. Sau e Nainggolan non potranno portare la croce da soli ancora a lungo: urgono, ormai lo diciamo da più di un mese, delle migliorie in tutti i reparti. Il mercato di gennaio si avvicina sempre più velocemente: non si compia l’errore di non porre rimedio, sarebbe davvero pericoloso.