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Parma-Catania 0-0: terzo punto consecutivo per i ragazzi di Maran

PARMA – C’è la tensione della finale. Finali lo saranno tutte le gare, per il Catania. Mancano Frison, Almiron e Leto. Maran cambia titolari e modulo. Ritorno al 4-3-3 con Andujar, Izco e Castro nuovamente titolari. Donadoni può confermare la formazione migliore. Calcio d’inizio, secondo tocco ed Bergessio conclude da centrocampo, volendo sorprendere Mirante fuori dai pali. Palla alta. Gran pressing sin dapprincipio, rossazzurri volenterosi. Prima Bergessio, poi Peruzzi, hanno modo di concludere in porta, trovano però il rimpallo della difesa. Il cuore corre veloce, la manovra gira lenta. Al 26° Barrientos tenta la deviazione in scivolata a pochi passi dalla linea di porta, su traversone di Izco. Pallone e gol sfiorato. Al 33° traversa di Barrientos su traversone sbagliato. Allo scoccare del 45° punizione di Cassano dal limite, bloccata in due tempi da Andujar.

Il secondo tempo si apre con la traversa di Mirante che vibra, colta da Bergessio al 4°. Izco aveva recuperato palla a centrocampo e servito sulla corsa l’attaccante dal lato corto dell’area di rigore. Forte il diagonale, sfortunato. Al 16° dentro Acquah per Gargano. Al 19° Andujar salva su conclusione ravvicinata di Amauri. Al 26° Izco conclude a botta sicura su cross di Rinaudo, Gobbi mette in angolo. I rossazzurri controllano il centrocampo ma non si sbilanciano mai troppo. Al 28° fuori Cassano per Palladino. Donadoni cerca una via per riprendere il possesso del gioco. Al 30° dentro Alvarez per Rolin. É il Catania a farsi preferire. Ancora una grande occasione per Barrientos al 37°, servito in area da Izco, sbaglia la traiettoria della conclusione. Doppio cambio al 43°, dentro Plasil e Fedato per Castro e Barrientos. L’ultima emozione della gara arriva allo scadere quando, ultimo minuto di recupero, Lodi calcia dal limite. Ma la fortuna assente fino ad allora non fa eccezione. Amauri devia di testa, l’arbitro fischia.

I fischi del pubblico del Tardini, più sonanti al termine della gara che non all’intervallo, raccontano quale tra le due squadre abbia tenuto meglio il campo, specie nel secondo tempo, riservandosi le occasioni gol più chiare, costruite. Parma in difetto di tensione, forse appagato, come previsto dallo stesso Donadoni. Se i demeriti dei gialloblu non costano la sconfitta, i meriti del Catania non valgono i tre punti. Nonostante rimanga sempre equilibrato in campo, senza sbilanciarsi offrendo il contropiede agli avversari, il Catania viene rimpallato per due volte dalla traversa ed una, la più clamorosa, dal salvataggio di un difensore. Se anche le occasioni arrivano, e se su tutt’e tre non è il portiere a decidere, c’è davvero poco da poter rimproverare. Un punto che non sono tre, ma che è il terzo consecutivo. É indice di continuità e del coraggio di attaccare mostrato quanto finora raro, in trasferta. Che non vale il riscatto dall’ultimo posto, ma aumenta la voglia di riuscire nell’impresa.

[Marco Di Mauro – Fonte: www.mondocatania.com]

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