Dopo i primi test con lo Slavia Praga e i due mini match da 45′ minuti giocato contro le formazioni dilettantistiche del Levico Terme e della Rappresentativa Memorial Barbieri, Roberto Donadoni fa un primo bilancio: “Avrei preferito – spiega l’allenatore del Parma – che il calendario di queste prime amichevoli fosse a rovescio. Abbiamo iniziato contro lo Slavia, una squadra importante che la prossima settimana inizia già il campionato. Per noi, giocare questo tipo di gara dopo solo una settimana di preparazione, comporta sempre qualche rischio dal punto di vista fisico, vedi gli infortuni comunque leggeri, di Santacroce, Biabiany e Amauri. Sono felice comunque del progresso che c’è stato e di come stiamo lavorando. Da partite come quelle di oggi, riesci poi ad ottenere diverse indicazioni. Da quanto infatti riesci a sfruttare il fatto di incontrare un avversario facile, capisci a che punto sei. Se non ce la fai, realizzi quanto e su cosa devi lavorare. Comunque vedo impegno da parte di tutti e ho avuto la possibilità di girare tutta la rosa. Va bene cosi.
Domani, la giornata fino alle 20 sarà di riposo, per smaltire la fatica. Cosi alla ripresa del lavoro magari riusciremo a recuperare gli acciaccati come Zaccardo. Sansone purtroppo non credo, il suo è un infortunio più lungo e insidioso. Non avverte dolore, ma bisognerà comunque aspettarlo un po’ di più. Amauri invece ha solo un leggero fastidio al soleo, fosse per lui, dopo la gara di ieri, avrebbe giocato anche oggi. L’abbiamo fermato noi solo per precauzione”. Soddisfatto fin qui? “Mi interessava mettere minutaggio. Andremo incontro a partite sempre più difficili. I carichi a volte oltre alla brillantezza tolgono lucidità mentale. Certe situazioni una volta smaltita la fatica andranno gestite meglio. Qualcuno dei nuovi poi non è abituato magari a questo tipo di preparazione. Ma, ribadisco, per il resto c’è grande impegno e volontà da parte di tutti”. Parlando di attaccanti, sono andati bene nel match di oggi Palladino e Pelle, ma Belfodil e Pabon stanno davvero ben impressionando…
“Belfodil e Pabon sono due giocatori molto diversi tra loro, si completano a vicenda. Sono entrambi giovani e hanno ampi margini di crescita e questo è l’importante”. Per il resto come vede il mister il suo gruppo, a centrocampo per esempio? “Direi che siamo ben assortiti. A elementi come Valdes, Musacci, Galloppa, Gobbi, Modesto, si sono aggiunti giovani come Acquah, Chibsah e Ninis”. E il greco dove ha la sua collocazione ideale nel Parma? ”Per me – spiega l’allenatore crociato – può fare l’interno di centrocampo, giocare dietro le punte, o fare l’esterno. In funzione del nostro modulo attuale se i giocatori si sanno adattare e sanno essere duttili hanno certamente più possibilità di giocare”.
[Sito Ufficiale Fc Parma – Fonte: www.fcparma.com]
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