L’ennesima scelta di Donadoni rivelatasi indovinata per la propulsione apportata della veloce ala destra italo-argentina, che è stato l’autore del gol del Parma, una decina di minuti dopo l’inaspettato vantaggio genoano, segnato, al 20’, da Isaac Cofie in diagonale sulla destra. El Galgo Schelotto era lì, al 31’, pronto e lesto, nell’area del Grifone rossoblu, a intercettare, con il suo sinistro secco e perentorio, la palla toccata da Marco Parolo, che aveva raccolto la sfera colpita da capitan Alessandro Lucarelli su una punizione tagliata lunga dalla destra da Antonio Cassano.
É stato il colpo che ha ricondotto la gara sui binari voluti, pur non conquistando la vittoria, cercata insistentemente e per poco sfiorata. Con i bellissimi tiri dalla distanza di Parolo (38’) e di Munari (49’), finiti di poco fuori dallo specchio della porta del Genoa. Negata dagli interventi miracolosi del portiere ospite Mattia Perin su un colpo di testa di Amauri (84’) e sul tentativo ravvicinato nei minuti di recupero (91’) di Raffaele Palladino.
Pazienza, va bene anche così. Come ha accolto, con il suo lungo e fragoroso applauso, il Tardini. In linea con l’appello dell’appassionante Curva Nord, che con uno striscione aveva invitato già dal riscaldamento:“Ci sono anni in cui gioire, altri in cui soffrire, oggi più che mai tutti in piedi ad applaudire!”.
[Sito Ufficiale Fc Parma – Fonte: www.fcparma.com]
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