PARMA – Sembra una favola, ma non la è. Il Parma Football Club ha tramortito e soppiantato nella propria casa, lo stadio Ennio Tardini, un altro avversario diretto, l’Hellas Verona, con cui condivideva il sesto posto in classifica. La squadra crociata ora è lì, solitaria, a 43 punti, imbattuta da quindici partite, a una lunghezza dall’Inter e addirittura a due dalla Fiorentina, che vacilla sul quarto gradino, ma ancora con una partita da recuperare (in trasferta contro la Roma, il 2 Aprile).
Mister Roberto Donadoni pure stavolta non ha sbagliato le proprie mosse, variando il fronte offensivo, con l’inserimento di Raffaele Palladino al posto di Amauri e lo spostamento di Antonio Cassano al centro dell’attacco, mentre sulla corsia sinistra, in difesa, è rientrato Massimo Gobbi per Cristian Molinaro. Schieramento che ha dettato subito il ritmo della gara, proponendosi in avanti in diverse occasioni, riuscendo a colpire già al 19’, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con Jonathan Biabiany, che al centro dell’area ha raccolto una palla proveniente da fuori calciata da Gobbi. La sfera ha accarezzato il palo alla sinistra del portiere ospite Rafael e ha varcato la linea.
Il Parma non si è accontentato, ha continuato ad attaccare, ma senza concludere, fino all’intervallo. Nella ripresa, poi, l’intensità del gioco è calata. I crociati hanno provato a far girare maggiormente il pallone, per stancare gli avversari, che comunque sono stati pericolosi in un paio di circostanze, per affossarli in contropiede e chiudere definitivamente la missione di giornata. L’annullo è stato impresso e marchiato a fuoco nel recupero, quando FantAntonio ha seminato scompiglio nel reparto arretrato dell’Hellas Verona, approfittando di un disimpegno di Rafael, che ha tentato di dribblarlo. Cassano non gliel’ha permesso, ha conquistato palla, lo ha impietrito, ha misurato un pallonetto che ha colpito il palo.
Per Ezequiel Schelotto, nel frattempo entrato a sostituire Palladino, è stato semplice depositarla di testa in fondo alla rete sotto alla Curva Nord. Dove, dopo pochi istanti, tutte le maglie crociate si sono tuffate per il bagno di festa collettivo. Sembra una favola, ma non la è. É un sogno che continua a essere sempre più concreto, ma la strada è ancora lunga.
[Sito Ufficiale Fc Parma – Fonte: www.fcparma.com]