Gianluca Musacci è arrivato in punta di piedi poco meno di un anno fa e con il lavoro e la fatica è riuscito a ritagliarsi un posto importante all’interno della rosa. Dopo la riconferma stila un bilancio della sua prima stagione in gialloblu: “Sicuramente il bilancio è positivo, come ho già detto più volte sono arrivato come settimo o ottavo centrocampista e pian piano mi sono ritagliato il mio spazio. Mi sono trovato molto bene e quest’anno cercherò di ripetermi e migliorarmi”. Con mister Donadoni hai avuto alti e bassi, con belle prestazioni e con partite dove non hai giocato: “Le volte che sono sceso in campo me le sono meritate in allenamento, ero in forma. Quando non ho giocato è perchè altri giocatori, come per esempio Valdes, lo meritavano più di me”. Proprio Valdes ha fatto una bella stagione, ma inizia ad avere una certa età. Anche grazie a questo speri di avere le tue occasioni?: “Credo che se darò sempre il 100% anche io avrò le mie carte da giocarmi, a prescindere da quello che faranno gli altri”.
Cosa ti ha dato a livello tattico, fisico e tecnico un anno di serie A: “La grossa differenza è a livello fisico, i ritmi sono molto più alti che quelli della serie B. Non nego che in qualche partita sono arrivato nel finale a corto di fiato. Quest’anno dovrò cercare di migliorarmi sulla tenuta di tutti e novanta i minuti con una gamba diversa dall’anno scorso”. A che giocatore ti ispiri e a chi vorresti avvicinarti a livello di gioco?: “Nel mio ruolo non posso non citare Pirlo, in questa posizione credo sia il migliore al mondo. È un modello difficile da raggiungere ma bisogna sempre ambire in alto”. Come trovi per ora il ritiro qui a Levico?: “L’anno scorso ero in ritiro con l’Empoli ma il mister sta facendo molto lavoro in campo, il fondo l’abbiamo fatto in parte in Sardegna e il resto credo lo faremo nei prossimi gironi. È una preparazione dove ci stiamo trovando tutti bene”.
L’anno scorso al tuo arrivo tutti ti chiamavano il ‘giovane’ Musacci, dopo un anno con il Parma cambierà qualcosa?: “Di sicuro non mi chiameranno più ‘giovane’ anche perchè quest’anno farò 26 anni – ride il centrocampista toscano – Dopo l’anno scorso mi sento più esperto, mi trovo bene e mi sento parte integrante di questo gruppo quindi io per primo mi sento meno giovane”. C’è qualche aspetto in particolare dove ti senti maturato rispetto al tuo arrivo?: “Sicuramente il fatto di aver giocato molte partite importanti come quelle con Milan, Juve o Napoli ha contribuito alla mia crescita, soprattutto sotto l’aspetto dell’esperienza”. Se ti capiterà di segnare sarà una rete importante e con dedica: “Si, tra due mesi nascerà mia figlia qundi il primo gol sarà sicuramente dedicato a lei”.
[Sito Ufficiale Fc Parma – Fonte: www.fcparma.com]
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