Come di consueto, il Cagliari ha dedicato l’allenamento pomeridiano del giovedì al collaudo degli schemi in una partitella disputatasi in famiglia. Bisoli ha diviso il gruppo in due squadre che si sono contese il risultato finale a campo intero. Al termine della partitella, il tecnico ha fatto svolgere esercitazioni su cross e tiri in porta, specialità nelle quali il Cagliari è stato carente in queste prime uscite e il cui miglioramento potrà portare a una maggiore concretezza in attacco.
Ha svolto ancora lavoro differenziato Pinardi, che a questo punto difficilmente sarà della partita a Verona. Oggi è ancora in programma una seduta pomeridiana, mentre sabato la squadra svolgerà la rifinitura alle 10, per poi partire nel primissimo pomeriggio alla volta di Verona.
Per i rossoblù la trasferta veneta sarà l’occasione per riscattare la sconfitta di Torino e per mettere a tacere le troppe voci che, giorno dopo giorno, crescono e si addensano attorno all’ambiente. La squadra proverà a dare tutto, in considerazione del fatto che dopo Verona il campionato osserverà la pausa per gli impegni della Nazionale, e tornerà in campo solo il 17 ottobre nell’impegno casalingo contro l’Inter. Contro il Chievo Bisoli riproporrà con grande probabilità Pisano sull’out difensivo destro, con Canini, Astori e Agostini a completare la retroguardia. Il centrocampo dovrebbe rimanere invariato, con Biondini e Lazzari ai lati di Nainggolan.
Il ritorno di capitan Conti potrebbe però comportare una variazione in mediana. Se sarà in grado di scendere in campo dal primo minuto, non è da escludere un turno di riposo per Biondini, con Nainggolan dirottato nel ruolo di mezz’ala destra e Conti a vestire i panni di mente della squadra. Altrimenti il capitano si accomoderà in panchina. In avanti, Cossu ha smaltito le tossine che ne avevano condizionato la prestazione in casa della Juventus, e giostrerà a ridosso delle punte che potrebbero essere Matri e Nenè, con quest’ultimo che pare aver sopravanzato Acquafresca per la maggior brillantezza espressa negli ultimi allenamenti.
Sarà importante ricevere dal campo una risposta concreta agli interrogativi sollevati da gran parte della stampa riguardo il rapporto tra Bisoli e la vecchia guardia. Il tecnico, istintivo come pochi e raramente avvezzo all’autocontrollo, ha destato perplessità nell’ultima conferenza stampa, in particolar modo nel passaggio in cui considerava Conti e Biasi sullo stesso piano. Sacrosanta la parità dei punti di partenza, rimane il fatto che Conti è il capitano di questa squadra, e una delle poche bandiere rimaste nel calcio italiano. Veste la maglia rossoblù da 11 anni e, dopo l’addio di Lopez, è il leader carismatico di uno spogliatoio che si stringe attorno alla sua guida. Bisoli avrebbe probabilmente dovuto sottolineare questi aspetti nell’elaborare il suo punto di vista. Fattosta che l’unica vera risposta agli spifferi che aleggiano attorno ad Assemini deve venire dal campo. C’è chi spara nel mucchio e chi fa crescere a dismisura l’ombra di Ballardini sulla panchina rossoblù. Domenica a Verona ci saranno le risposte che solo il pallone può dare. Magari non definitive, ma pur sempre indicative. Perchè non ci si deve dimenticare che solo due anni fa il Cagliari di Allegri, al termine della quinta giornata, era ancora fermo a zero punti, e la panchina del tecnico livornese veniva affidata a destra e a manca dalla stessa stampa che ora ha già esonerato Bisoli. Sappiamo tutti come le cose siano andate a finire.
[Niccolò Schirru – Fonte: www.tuttocagliari.net]