Qualcuno aveva proposto di modificare l’inno dell’Inter, modificare quel “Pazza Inter amala” perché non più d’attualità, ma dopo aver visto Inter-Tottenham di questa sera deve essere tornato sui suoi passi perché quello che si è visto a San Siro sarebbe potuto entrare negli annali della storia calcistica. L’Inter nel primo tempo ha letteralmente passeggiato su un Tottenham mai in partita, lento e disattento in difesa e sotto di un uomo per l’espulsione del portiere Gomes. Nella ripresa gli uomini di Benitez si sono limitati a controllare il risultato con tranquillità, troppa visto che, nell’ultimo quarto d’ora e con un possesso palla in crescendo, il Tottenham già sul 4-1 ha trovato prima il gol del 4-2 e pi quello del 4-3, arrivato proprio allo scadere. Sugli scudi quel Bale da tanti indicato nelle mira dell’Inter, autore di una incredibile tripletta, tre gol in fotocopia che per fortuna non sono bastati a completare una rimonta che sarebbe entrata di diritto nella storia del calcio. L’Inter vince 4-3 ma quella inattesa sofferenza finale poteva evitarcela.
AVVIO STRARIPANTE – Pronti via e l’Inter passa subito con il suo capitano: grande apertura sulla sinistra di Eto’o per l’inserimento di Zanetti che si porta in area e con un preciso destro a girare infila Gomes sul secondo palo andando a “rovinare” il finale di “God save the Queen” intonato dai tifosi inglesi. L’Inter è un fiume in piena, al 7’ altra grande verticalizzazione stavolta di Sneijder, addirittura da centrocampo, che vede l’inserimento di Biabiany sulla destra, l’attaccante entra in area ma viene steso da Gomes. L’arbitro non ha dubbi, calcio di rigore ma mostra il rosso ad Assou-Ekotto, che non aveva commesso il fallo. Breve conciliabolo con l’assistente che gli spiega che l’autore del fallo è il portiere. Giustizia ristabilita così mister Redknapp è costretto a mandare tra i pali il secondo Cudicini, esce Modric, che giocava a supporto dell’unica punta Crouch. Dal dischetto va dunque Eto’o che fa 2-0 al minuto 11 e va ad esultare come di consueto in panchina con Materazzi, solita danza. Fin qui tutto troppo facile e Tottenham non pervenuto. E così al 13’ arriva già il tris: spettacolare scambio Stankovic-Sneijder, la palla torna al serbo che infila rasoterra alla destra di Cudicini che resta immobile. Spettacolo!
INGLESI NON PERVENUTI – Il Tottenham prova a prendere coraggio ma si limita a sterili tentativi di cross dalle fasce agevolmente controllati dai difensori nerazzurri. Al 27’ cross di Lennon dalla destra per lo spilungone Crouch, colpo di testa alto. Troppo poco per impensierire i nerazzurri che quando accelerano fanno quello che vogliono: al 35’ Coutinho serve, ancora una volta in profondità, Eto’o che anticipa il portiere in uscita e deposita in rete il pallone del 4-0. Difesa disastrosa del Tottenham: lenta e disattenta si fa infilare con puntualità. Cerca gloria anche Coutinho al 42’, dopo uno scambio con Eto’o va al tiro ma Cudicini blocca in due tempi. Un minuto dopo azione avvolgente dell’Inter che porta due volte Maicon al tiro, due volte Cudicini respinge con difficoltà. Dopo 1 minuto di recupero l’Inter rientra negli spogliatoi tra gli applausi convinti di San Siro: nel primo tempo c’è stata in campo una squadra sola.
GOD SAVE THE QUEEN – La ripresa si apre con una singolare protesta della curva Nord, che resta in silenzio esponendo uno striscione in inglese, a richiamare l’internazionalità della serata ma anche della protesta: “The italian government is emptying stadiums and killing the passion of people”. Intanto Stankovic prende un brutto pestone ed esce zoppicando e visibilmente contrariato, al suo posto Santon che va ad occupare la sua posizione a centrocampo. Imperterriti i tifosi inglesi ricominciano ad intonare “God save the Queen”: d’altronde non è una novità la cultura del calcio britannica. Serve però a caricare il Tottenham perché al 51’ Bale (osservato speciale) prende palla nella sua metà campo dopo un errore di Sneijder, si fa 50 metri e in area di rigore interista infila Julio Cesar sul secondo palo: un gran gol. Ma l’Inter non resta a guardare: al 54’ Santon prova a sorprendere Cudicini sul primo palo, il portiere mette in corner. Al 26’ Chivu accusa un risentimento muscolare ed è costretto a dare forfait, al suo posto Pandev (al rientro) e scacchiere tattico ridisegnato: Santon arretra in posizione di terzino, Sneijder va a centrocampo e Pandev sull’esterno sinistro d’attacco. Al 62’ in azione di contropiede Eto’o detta il passaggio a Coutinho, ma il brasiliano prova a fare tutto da solo e tenta il tiro, fuori di poco. Cambio poco dopo anche per gli Spurs: fuori un evanescente Crouch, dentro Keane.
FINALE INCREDIBILE – Ora l’Inter non spinge, non ne ha motivo, e il Tottenham si esibisce in un lungo ma infruttuoso possesso palla. Terzo e ultimo cambio per l’Inter Al 75’, fuori Biabiany, dentro Cordoba. La partita è ormai calata di ritmo, l’Inter gestisce il vantaggio, il Tottenham sembra non crederci più e le due squadre lasciano solo scorrere il cronometro, a discapito dello spettacolo e dell’interesse. All’82’ Coutinho tenta il tiro da fuori area, alto di poco. Ma evidentemente qualcosa gli inglesi stanno tramando. All’87’, dopo tre/quattro minuti di possesso palla continuo sottolineato dagli olè dei tifosi inglesi (non si sa quanto sinceri o ironici) Hutton prova il tiro dal limite, palla alta. Il possesso palla però continua e all’89’ Bale decide di approfittarne: azione fotocopia della prima, discesa sulla sinistra e palla nell’angolino opposto. Una scena già vista e 4-2. Qualcosa deve essere scattato nella testa degli inglesi perché al 90’ ancora Bale, scatenato e poco controllato da Cordoba, dalla mattonella preferita infila per la terza volta Julio Cesar nel solito angolino. Davvero incredibile. Per fortuna non c’è più tempo e l’arbitro decreta la fine delle ostilità. Peccato per un finale thrilling che poteva essere gestito diversamente, ma quello che conta è aver agguantato la vetta solitaria del girone.
IL TABELLINO
U.C.L. INTER-TOTTENHAM 4-3
Marcatori: 2′ Zanetti, 11′ rig. Eto’o, 14′ Stankovic, 35 Eto’o, 7′ st , 45′ st e 46 st Bale.
Inter: 1 Julio Cesar; 13 Maicon, 6 Lucio, 25 Samuel, 26 Chivu (17′ st 27 Pandev); 4 Zanetti, 5 Stankovic (5′ st 39 Santon); 88 Biabiany (30′ st 2 Cordoba), 10 Sneijder, 29 Coutinho; 9 Eto’o.
A disposizione: 12 Castellazzi, 11 Muntari, 19 Cambiasso, 23 Materazzi.
Allenatore: Rafael Benitez.
Tottenham: 1 Gomez; 2 Hutton, 19 Bassong, 13 Gallas, 32 Assu-Ekotto; 7 Lennon, 8 Jenas, 6 Huddlestone (35′ st 12 Palacios), 14 Modric (11′ 23 Cudicini); 3 Bale; 15 Crouch (22′ st 10 Keane).
A disposizione: 4 Kaboul, 5 Bentley, 9 Pavlyuchenko, 21 Kranjcar.
Allenatore: Harry Redknapp.
Note. Ammoniti: 17′ Chivu, 44′ st Palacios. Espulso: 10′ Gomes. Recupero: 1′-2′
[Domenico Fabbricini – Fonte: www.fcinternews.it]