Simone Pepe è il primo acquisto della nuova triade juventina Agnelli-Marotta-Delneri. L’accordo è stato raggiunto nella tarda mattinata presso la sede bianconera di corso Galileo Ferraris, alla presenza del neo presidente Agnelli, dell’avvocato Briamonte, l’esperto in stesura dei contratti del club torinese, e del ds dell’Udinese Larini. Per assicurarsi l’esterno 26enne di Albano Laziale, la Juve avrebbe versato circa 12 milioni nelle casse dell’Udinese. Una cifra considerevole ma che potrebbe essere ritoccata in basso se, come sembra, nell’affare entrasse anche il centrocampista svedese Ekdal, rientrato a Torino dal prestito al Siena. Per l’ufficialità manca soltanto la firma dell’azzurro, uno dei pochi innocenti nella sbandata collettiva dell’Italia contro il Messico. Pepe metterà il suo autografo su un contratto quadriennale a 1,4 milioni a stagione circa, quasi il doppio degli 800 mila euro che guadagnava a Udine.
Le prime parole di benvenuto arrivano da Iaquinta, anche lui approdato alla Juve dall’Udinese:
Pepe ha fatto il mio stesso percorso, sono contento per lui. E’ un giocatore importante che ha fatto vedere grandissime cose con la maglia dell’Udinese. Simone sarebbe un elemento adatto al 4-4-2 di Del Neri. E’ un ragazzo in gamba che si mette sempre a disposizione dei compagni. Lo aspettiamo tutti a braccia aperte.
Con un Cannavaro in meno e un Pepe in più, la quota bianconera in azzurro resta dunque immutata.
La Juve dice qualcosa a sinistra, la zona del campo che più di tutte richiedeva almeno un rinforzo dopo la stagione imbarazzante di Grosso e l’involuzione di De Ceglie. Pepe non sarà l’erede di Nedved, quai impossibile trovare una pila umana come il ceco, ma è comunque un elemento affidabile ed estremamente duttile. L’esterno offensivo lascia i bianconeri di Udine dopo aver collezionato 98 presenze e 14 reti in tre anni. Il prossimo colpo la Juve lo batterà sulla fascia opposta, quella destra, con ingaggiando l’esterno del Cska Mosca Milos Krasic. Viene dall’est, ha 25 anni e il caschetto biondo: somaticamente la copia di Nedved.
Tornando al vertice di venerdì scorso, Juve e Udinese hanno discusso anche la posizione di Antonio Candreva. Non è ancora stata trovata un’intesa: la Juve non sembra intenzionata a esercitare il diritto di riscatto della metà del cartellino del trequartista, perché giudica sproporzionata la valutazione di 7 milioni avanzata dai friulani. L’obiettivo dei bianconeri più famosi è di inserire nell’affare una contropartita tecnica come De Ceglie o il giovane attaccante Immobile. La Juve sembra comunque intenzionata ad aspettare. Per riscattare la comproprietà di Candreva c’è infatti tempo fino al 20 giugno. La priorità del dg Marotta, adesso, è vendere i tanti giocatori in vetrina, su tutti Trezeguet, Camoranesi e Diego.
[Redazione Nero su Bianco Web – Fonte: www.nerosubiancoweb.com]