PESCARA – Hugo Campagnaro, difensore centrale del Pescara, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano “Il Centro”. Queste le sue parole: “E’ arrivato il momento di dire basta. Sono contento del mio percorso e ora bisogna pensare al futuro. Carriera da allenatore? Sì, anche se a causa del coronavirus nessuno sa quando si potrà partire. Comunque sia, prima di appendere gli scarpini al chiodo dovrò completare l’opera e dare una mano al Pescara. Se, come sembra, si tornerà in campo dovremo risalire la classifica”.
Sull’eventuale ripresa della stagione ha aggiunto: “Noi siamo a disposizione, vedremo quando ci saranno le condizioni per ricominciare. Intorno al calcio gravitano interessi economici enormi, però con la salute non si scherza. Personalmente dico che non vedo l’ora di giocare, ho tanta voglia di chiudere bene il torneo e la carriera”. Sul taglio degli stipendi: “Certo, tutti dovremo rinunciare a qualcosa per salvare il sistema. Tuttavia, il problema principale riguarda chi non arriva a fine mese e ha difficoltà a comprare da mangiare”. Sulla situazione in Argentina: “Per fortuna ci sono meno contagi rispetto all’Italia che, seppure a fatica, sta fronteggiando una situazione gravissima grazie a un sistema sanitario efficiente. Non oso pensare a cosa potrebbe accadere nel mio Paese se dovesse dilagare il virus”.
Infine, la chiosa sul futuro Campagnaro allenatore: “Come sarò? Un tecnico bravo è colui che fa stare bene il gruppo, al di là della tattica che tutti studiano e approfondiscono. Quindi, direi che in cima alla mia agenda ci saranno allenamenti divertenti e la giusta dose di nozioni. Saturare i giocatori con troppe informazioni è dannoso, meglio tenere la testa libera”.
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